Pontelandolfo e le sue stradine

Pontelandolfo : la natura il territorio

RISORSE NATURALI e STORICO CULTURALI di Pontelandolfo
Risorse storico-artistico

Il Centro storico – Il insediamento abitativo primario è individuato in località Sorgenza risalente al III° sec. A.C. definito “Pago di ercole” e successivamente al medioevale “Casale di Santa Teodora”. La storia dell’attuale aggregato urbano è in parte riconducibile agli inizi del secolo X in base alla pergamena del Capitolo della Chiesa Metropolita di Benevento dell’anno 1064, in cui viene registrata nel Castello di Ponte Landolfo una permuta di terreno tra un certo Alferio e l’Abbazia di Santa Teodora. Viene citato, inoltre, nella cronaca di Falcone beneventano dell’anno 1138 quando il re Ruggiero il Normanno se ne impadronì e lo incendiò. Sullo stesso luogo è ipotizzabile un Oppidus Sannita, lungo la Via Numicia che comunicava il territorio dei Caudini con quello dei Pentri (Sirpium).
Pontem Landulphi con il suo aggregato si sviluppa intorno alla costruzione del Castello, con la Chiesa del SS.Salvatore, della Chiesa SS.Annunziata e successivamente nel 1350 si rafforza con la Torre e con le cinta murarie, le quattro porte d’ingresso e da cinque torrette di avvistamento (A. Meomartini – D.Perugini- A. Iamalio) .

Gli edifici di interesse storico:
Resti del Castello (palazzo Fusco), Torretta di avvistamento a Via Municipio (vari proprietari), Torretta di avvistamento (proprietà Cerracchio), Chiesa della SS. Annunziata (comunale), Chiesa del SS. Salvatore, Torre Medioevale (proprietà Melchiorre), Palazzo Rinaldi (comunale), resti della porta San Felice, la Cappella San Rocco e l’annesso Ospedale, la Cappella S.Maria degli Angeli. Casale della Chiesa di Santa Teodora.

Gli stemmi e le edicole- si contano oltre 30 stemmi ed emblemi disseminati nel centro storico e numerose edicole con maioliche del ‘700. Auspicabile un censimento e un catalogo dei beni. (Questi rappresentano non solo la cultura di un popolo, ma anche Religiosità e Riti )

Gli edifici della cultura materiale delle contrade: Le caratteristiche peculiari dei borghi agricoli, le contrade in numero di 52, caratterizzati da insediamenti in pietra viva e da strutture, richiamanti l’architettura a volte delle case romane, pongono il valore ambientale tra i migliori conservati nell’ambito provinciale. Sarebbe auspicabile uno studio delle architetture e degli aggregati. (Storia degli Insediamenti e loro Toponimi)

I Mulini : – Di particolare rilevanza per la loro caratteristica del funzionamento idrico tra i più significativi: Mulino Ceppino, Mulino Tullio (ad Est dell’abitato lungo il torrente Alenticella), la centrale elettrica di Molino Vecchio, il molino di Piscone, il molino di Arcangelo, la lavorazione della lana, ecc.. ( L’uso delle Risorse Locali nel passato e la loro valenza storico-culturale)

Le fontane: La fontana della piazza Roma del 1874, la fontana in località Ponte Nuovo del 1764 (Fontana Romana)
Altre di un certo interesse verranno citate nelle risorse idriche.

VISITA PONTELANDOLFO TRA LE ANTICHE STRADINE -Ph Ersilia Albini

https://www.pontelandolfonews.com/gallerie/di-notte-tra-le-stradine/