Concetta Biondi

lapide_250x265La lapide, che è ubicata nella omonima piazzetta Concetta Biondi è stata inaugurata dal Prof. Giuliano Amato, su delega del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 14 agosto 2011 in occasione delle solenni celebrazioni del 150° anniversario della strage, alla presenza delle massime autorità provinciali e regionali e del Sindaco di Vicenza Achille Variati.

CONCETTA

Concetta Biondi “Sorella d’Italia”

CONCETTA SORELLA D’ITALIA

Se qualcuno al di là del mondo

t’avesse predetto cosa ti riservava il destino

da quella notte a qualche giorno

non ci avresti mai creduto

dolce fanciulla sannita.

Nella notte incantata di San Lorenzo

nel chiarore della luce lunare

che si riverberava nel paesaggio circostante

scrutavi il tuo cielo in cerca

della tua stella cadente

che raccogliesse i tuoi sogni

i tuoi desideri di donna

le tue speranze di futura madre

e li portasse con sé

come una preghiera al Padre celeste.

Ti avevan detto chi fossero i briganti

ti avevan anche detto che eravam

tutti figli della stessa patria

e quando sapesti che non lontano da te

il giorno dopo di quella notte magica

quaranta soldati venuti da lontano

portatori di un’unità imposta

non so quanto attesa ma inevitabile

eran stati trucidati senza pietà

da briganti e gente comune

della vicina Casalduni

lacrime di sincero dolore

rigarono il tuo dolce bel viso

annegando quelle sofferte emozioni

che provocavano i tuoi perché.

Se siam tutti fratelli della stessa Italia,

perché tutto questo?

Poi i pensieri delle ferie d’agosto

presero il sopravvento

e l’ansia per la festa che arrivava

elaborarono quel dolore

dimentica di quei perchè.

Concetta, figlia di quell’Italia

sposa della speranza

abbandonata ai tuoi sogni

fosti svegliata dalle grida e dal trambusto

in quella notte vigliacca

da una voce bislacca.

“Piastre, lemezek dicevano…”

Un’incomprensibile e meschina sorte

ti attendeva dietro quella porta abbattuta

con ferocia inaudita

e il tuo cuore invocava pietà

mentre la tua voce soffocava in gola

stavi conoscendo il terrore fatto uomo

altro che “sudici terroni”.

In quell’alba del 14 agosto a Pontelandolfo

il sole d’improvviso non era più nascente

era un sole che si oscurava nel sonno della ragione

era un sole che moriva con te

tra le braccia di un negletto barbaro

che rubò il tuo dolce candore

e scopristi in quegli orrendi attimi

che l’amore non era come lo avevi sognato

né come te lo avevan raccontato.

Era un dolore forte, lancinante

che si consumava con violenza

tra le tue vesti strappate e lacerate

che spegneva il tuo sorriso splendente

che soffocava ogni tuo pensiero

che attraversava la tua giovane dignità.

E mentre si accanivan a turno

contro il tuo corpo acerbo

il tuo cuore agonizzava nei tuoi perché…

se siam tutti fratelli d’Italia?

Ma di quale Italia… poi

la tua, la loro o la stessa?

“Perché mi pesti , mi deridi e mi trafiggi

se son tua sorella?

Hai potuto rubare la mia verginità

hai potuto calpestare la mia dignità

hai potuto devastare i miei sogni

hai avuto persin l’ardire di demolire la mia casa

di distruggere la mia famiglia e i miei affetti

ma non potrai mai portarmi via la ricchezza

la purezza e il candore dei miei sentimenti

né la fierezza della mia identità

caro soldato di sventura.

Hai spento solo la mia vita terrena

nel tuo giogo dell’effimero

ma nei respiri della storia

rinasco come Astrea

dea della giustizia divina

e il mio cuore di sorella d’Italia

la mia patria da sempre

da ancor prima che tu venissi

a ricordarmelo così rozzo e brutale

trionferà radioso e raggiante.”

NICOLA DE MICHELE

Dedicato a tutte le vittime dell’Italia Unita, che come Concetta Biondi, contribuirono con la loro vita ad un processo unificatore inevitabile,ma gestito brutalmente per loschi interessi.