LA DOTE E IL CORREDO
La dote, che era costituita dalla “roba” (case, terreni, proprietà, argenti ecc.) o da denaro contante.
Infatti fino al 1975 la dote era un bagaglio indispensabile e obbligatorio per la sposa e un onere necessario per padri e fratelli: non averli era per una donna una vera e propria tragedia, un ostacolo nel trovare un marito. Ovviamente la dote era proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo status sociale dello sposo a cui veniva concessa. Dopo le nozze la dote non diventava di proprietà dello sposo ma era da lui soltanto gestita: alla sua morte la dote veniva restituita alla moglie che da quel momento era libera di disporne. Se invece moriva prima la moglie, senza aver messo al mondo dei figli, il marito era tenuto a restituire la dote alla famiglia della sposa.
Per quanto riguarda il corredo, in passato per ogni figlia femmina si cominciava il ricamo delle stoffe sin da quando queste erano bambine: ciò avveniva in tutte le famiglie, indipendentemente dall’estrazione sociale, che influiva solo sulla numerosità e sulla ricchezza dei tessuti. I pezzi erano 12 o multipli di 12, conservati in cassapanche di legno e dettagliati per iscritto su una lista. Un corredo era composto da una parte per la casa ed una personale. In una famiglia borghese, ad esempio, il corredo per la casa era generalmente costituito da 24 lenzuoli doppi di puro lino ricamati a mano, 24 semplici, 36 coppie di federe, 12 asciugamani di tela d’Olanda più 6 per gli ospiti, 12 tovaglie d’organza più 6 per tutti i giorni e così via. La parte personale invece contemplava capi di biancheria, camicie da notte di seta, camicie di tela, mantelle, fazzoletti eccetera eccetera.
La dote della figlia femmina a Pontelandolfo era costituita oltre al corredo (per gli argenti) da un paio di orecchini in oro 12-9 karati (le schiaquaglie), un medaglione con catenina (la susta e la stella) due anelli (la fede e l’anello di fidanzamento- il controcchio) .
* Il banchetto di nozze era molto semplice e rapportato allo stato sociale della famiglia degli sposi (tarallucci e vino).
* Le spese per l’arredamento della nuova casa (dopo il 1900) era a volte suddiviso tra i genitori degli sposi.
* I compari di fazzoletto, testimoni del matrimonio, rimanevano uniti agli sposi negli atti di vicendevole aiuto nei lavori dei campi.