Rugby, inaugurata a Colleferro la nuova sede del museo “Fango e sudore”
Una struttura di 400 metri quadrati, nove sale e una mostra di ottocento maglie suddivise per aree geografiche
Inaugurata la nuova sede espositiva della Fondazione Il Museo del Rugby, Fango e Sudore in Via Carpineta Sud 144 a Colleferro (Roma). A far gli onori di casa il presidente della Fondazione, Corrado Mattoccia, e Daniele Mandova, amministratore del Multisale Ariston “Mandova Otello” e di Immobiliare Leonardo srl, società proprietarie dello stabile messo a disposizione del museo in comodato gratuito.
PERSONALITÀ – Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini, il vice presidente della Federazione italiana rugby, Antonio Luisi – portavoce del presidente Alfredo Gavazzi impossibilitato a partecipare per motivi di salute -, il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e Roberto Tavani, in rappresentanza della Regione Lazio.
Presenti anche gli azzurri Mauro Bergamasco e Giovanni Raineri, soci fondatori de Il Museo del Rugby, Totò Perugini e Orazio Arancio – quest’ultimo membro del Consiglio nazionale del Coni e presidente del Comitato regionale Fir Lazio – e Andy Vilk, allenatore della Nazionale italiana Seven maschile.
PAROLA AL PRESIDENTE – Corrado Mattoccia ha ringraziato in primis Daniele Mandova per aver messo a disposizione del museo la struttura e ha saluto e ringrazito tutti per la presenza, in particolare Malagò. «Ho avuto modo di incontrare diverse volte Corrado – ha detto il n.1 del Coni – che mi illustrato il progetto. Avevo preso un impegno cui non potevo venire meno. Sono qui con il segretario generale Fabbricini che è un grande appassionato della pallovale, eventi come questo ci mettono di buon umore, ci danno grande allegria, entusiasmo e quell’energia che è indispensabile nel modo dello sport come possono testimoniare i tanti campioni che vedo qui riuniti». Poi rivolgendosi al sindaco di Colleferro ha detto: «Devi essere orgoglioso che Colleferro sia la patria di questa meravigliosa iniziativa».
Nell’occasione la Fondazione ha consegnato la tessera di socio onorario della Fondazione al presidente del Coni «per la sensibilità, la passione e la professionalità profusa ogni giorno per la diffusione della storia dello sport, delle idee e dei suoi valori».
LA NUOVA SEDE – La superficie della nuova struttura è più che raddoppiata rispetto alla vecchia sede: lo spazio si sviluppa su 400 metri quadrati di esposizione, con nove sale disposte su un piano unico studiate per accogliere ottocento maglie suddivise per aree geografiche. Di queste oltre cento sono visibili per la prima volta al pubblico. Il museo ospita inoltre, la mostra fotografica “Obiettivo Ovale”, diciotto pannelli realizzati da Sabrina Conforti, le opere artistiche di Roberto De Pascale, le mostre personali dedicate ai Fratelli Vinci, padri fondatori del rugby romano e in campo nella prima partita dell’Italia del 1929, e a Mario Battaglini, icona del rugby italiano.
Ad accompagnare il visitatore alla scoperta della storia del rugby mondiale, una vastità di cimeli delle diverse epoche e provenienze, tra cui fotografie, manifesti, trofei, gagliardetti, palloni, libri, cravatte, pins.
redazione Cinque Quotidiano