PONTELANDOLFO E’ LEALE NON AFFATTO RAZZISTA
L’ASD Pontelandolfo C5 nella giornata di capodanno ha emesso un comunicato sulla sua pagina facebook ufficiale denuncia di quel che è accaduto in occasione della gara di ritorno di Coppa Campania di serie “D” di calcio a 5, di seguito riportiamo l’intero comunicato e quello diramato successivamente al comunicato della squadra ASD Futsal Tigre Casalnuovo che ha pensato di accusare di razzismo i cittadini pontelandolfesi non menzionando mai l’illecito sportivo commesso :
In molti in questi giorni tra saluti, auguri e complimenti ci chiedono cosa sia successo, e chi sa, come sia andato il reclamo. Quindi , giusto per chiarezza vi esponiamo i fatti:Il giorno 29/12/2019 si gioca alle ore 16:00 la gara di ritorno di Coppa Campania tra ASD Pontelandolfo e ASD Futsal Atletico Tigre Casalnuovo, andata 4 a 4… il ritorno finisce 6 a 7. Pontelandolfo automaticamente fuori. La gara, bellissima, però è macchiata da una fatto estremamente grave. L’ASD Futsal Atletico Tigre Casalnuovo schiera tra la formazione ufficiale un giocatore SQUALIFICATO come da comunicato FIGC nr 31C5 del 28 novembre 2019.Lo stesso giocatore, tale APOLLO Alessio, con in dosso la maglietta nr. 9, addirittura realizza due delle 7 reti realizzate dalla compagine ospite.A fine primo tempo si fa presente l’illecito all’arbitro che giustamente dice di non poterci farci nulla (regolamento). Finisce la gara e subito ci si attiva per un eventuale ricorso/reclamo.Si riesce a capire come fare, si cerca consiglio che non si trova facilmente. Ci dicono di mandare un preavviso al Giudice Sportivo tramite mail e viene inoltrato alle ore 22:04 dello stesso giorno poiché cosa assurda (regolamento) si doveva fare tutto entro la mezzanotte del giorno stesso alla gara. La mattina seguente dopo aver chiamato direttamente gli uffici del giudice sportivo ci dicono di presentare reclamo entro le ore 12:00 e di avvertire ( telegramma) e mandare tramite raccomandata postale copia del reclamo la controparte.Il tutto viene fatto nei tempi previsti, controparte avvertita tramite telegramma alle ore 11:14, raccomandata fatta alle ore 11.25 e mail del reclamo inviato al GSP alle ore 11.41, come da foto allegate al post.La sorpresa il giorno stesso intorno alle ore 19.00, il giudice Sportivo territoriale avv. Sergio Longhi respinge il reclamo per un vizio di forma, ovvero poiché lo stesso giorno e in particolare la sera stessa della gara doveva essere avvertita la controparte, addirittura annuncia che il reclamo non è arrivato entro le ore 12:00, conferma il risultato, logicamente non tiene conto del giocatore squalificato e assegna la vittoria agli ospiti i quali vanno avanti nella competizione.Ci riuniamo, decidiamo di ricorrere in appello, ma neanche il tempo di potersi consultare con un avvocato o altro che scade il tempo a disposizione…il tutto si doveva fare entro la mezzanotte dello stesso giorno.A questo punto ci chiediamo, un vizio di forma burocratico è così grave rispetto ad uno squalificato in campo che oltretutto influisce pure sul risultato finale realizzando due reti nella gara in questione? E tutta questa burocrazia che deve essere tutta prodotta in tempi brevissimi senza dare possibilità a noi addetti ai lavori neanche di poterci consultare con persone competenti in materia? Dobbiamo essere dirigenti, allenatori e calciatori tutti laureati in giurisprudenza? Evidentemente siamo buoni solo quando a settembre saldiamo i conti per l’iscrizione e tale quota non comprende aiuto, assistenza e altro in queste situazioni e gli arbitri purtroppo oggi hanno pure loro le mani legate poiché un fatto così dovrebbe anzitutto un direttore di gara poterlo eventualmente controllare ed esporlo in primis!Ma soprattutto ci sarà un altro “PAOLO DI CANIO” in giro!???…Intanto: la “COPPA CAMPANIA DI SERIE “D” va avanti… ed è la “COPPA DELLA VERGOGNA”!!!!!
Successivamente in data 02/01/2020:
L’ ASD Pontelandolfo, nel suo direttivo, appreso del comunicato pubblicato a mezzo social dall’ ASD Futsal Tigre Casalnuovo, ringrazia per le belle parole ricevute e conferma quanto sostenuto dai dirigenti napoletani rispetto alla linea guida caratterizzata, per scelta prima e prioritaria della società sannita,dal perseguimento dei” sani valori sportivi” dell’ accoglienza (delle squadre ospitate) e della lealtà e correttezza prima di ogni interesse e/o scopo che possa, anche solo per caso o superficialità, prendere il sopravvento su queste!!!Condanna, dunque, ogni discriminazione territoriale che ci possa essere, su qualunque terreno di gioco e in qualunque sport.Precisa che, che si è prodigata affinché i “tre stupidi” di turno, tra i circa 100 presenti alla partita in questione, non abbiano più la possibilità, in futuro, di intonare un coro discriminatorio durante un incontro dell’ ASD Pontelandolfo, che sia contro Napoli o qualsiasi altra città o appartenenza territoriale; altresì spera, con altrettanta convinzione, non ci siano episodi di discriminazione nei confronti dei “montanari” o “montagnari”, persone che vivono ad una altitudine che non è al livello del mare.
Sottolinea, quindi, con estrema chiarezza e forza(e sfida chiunque a dimostrare il contrario!)che
IL POPOLO PONTELANDOLFESE NON E’ UN POPOLO RAZZISTA!!!
Inoltre, e con questo conclude, si spera una volta per tutte, conferma in pieno che lo sport è unione, aggregazione, COMPETIZIONE; ci tiene a sottolineare, però, che quest’ ultima NON PUO’ ESISTERE SENZA REGOLE, quelle regole che la disciplinano e che andrebbero sempre rispettate per renderla sana, piacevole, ma, soprattutto, leale; tutto questo per non mancare di rispetto agli avversari, ai tifosi e/o, semplicemente, a tutti gli appassionati di sport!!
In due parole potremmo parlare di GIUSTIZIA SPORTIVA…FORSE!!!
VEDI DOCUMENTAZIONE IN MERITO: