CALCIO E OLIMPIADI NELL’ANTICA GRECIA
Se guardate bene la Coppa europea vinta dalla Squadra Azzurra a Londra l’11 luglio, noterete una figura che controlla una palla come un calciatore moderno. Questa scena, scolpita sulla Coppa europea sin dalla prima edizione del 1960, è la copia di una scultura funeraria greca del V o IV secolo avanti era volgare.
Visto dunque che ultimamente ci sia un dibattito sulla provenienza del calcio, è opportuno precisare che giochi di squadra con la palla esistevano già nell’antichità greca e romana, fra cui uno che potrebbe forse rivendicare di essere il precursore del calcio moderno inventato in Inghilterra, e sicuramente del calcio storico fiorentino. Si tratta di «epìskyros» e «harpastòn», una versione dei quali, latinizzata come «harpastum», divenne poi il gioco preferito delle legioni romane e pure una loro esercitazione di combattimento.* Dal harpastum romano derivò quindi il calcio storico di Firenze.
Epìskyros (Επίσκυρος) era qualcosa fra il rugby e il calcio moderni, un gioco in cui si usavano le mani e i piedi, e c’erano molti contatti forti. Si giocava in un campo di dimensioni simili a quelle dei campi del calcio moderno, da due squadre di 12-14 giocatori che cercavano di proteggere la loro linea di fondo e portare la palla oltre quella avversaria. Se ne parlano fonti antiche autorevoli, come innanzittutto il famoso medico Galeno, che scrisse un trattato sul gioco di palla, sostenendo che fosse il migliore esercizio fisico per la salute del corpo, ma anche una preparazione per la guerra, grazie alla natura dinamica e tattica del gioco.
Il calcio greco era molto popolare e veniva giocato e seguito con entusiasmo, ma non ottenne la notorietà storica di altri sport. Penso che la ragione di ciò sia evidente: l’epìskyros non fece mai parte dei giochi olimpici e delle altre grandi competizioni atletiche panelleniche, probabilmente perché le condizioni e i mezzi disponibili dell’epoca non erano proprio favorevoli all’organizzazione di tornei per squadre composte da tanti giocatori e provenienti da numerose città.
L’importanza delle Olimpiadi era però fondamentale, così il calcio greco rimase sempre piuttosto uno svago, non adatto a giovani che aspiravano a diventare atleti di professione e forse campioni olimpici. Ciò nonostante la sua rilevanza per la società e lo sport antichi non deve essere sottovalutata, siccome, a detta ancora di Galeno, mentre altre attività potevano essere praticate solo da chi disponeva di abbastanza risorse e tempo libero, il gioco di palla era praticato ugualmente da persone di tutte le categorie sociali.
Sotirios F. Drokalos Sotirios Fotios Drokalos