Cuore: mangiare frutta a guscio lo protegge
Alimentazione & Nutrizione
Salute & Prevenzione
15 novembre, 2017
Mangiare regolarmente una manciata di frutta a guscio, per esempio 28 grammi circa di noci pecan, ma anche mandorle, nocciole, anacardi, pistacchi e persino arachidi, due volte a settimana, sembra avere un effetto protettivo dalle malattie cardiovascolari. E’ quanto emerge da una ricerca guidata da Marta Guasch-Ferre, nutrizionista della Harvard University, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology.
Prendendo in esame i dati di tre studi che hanno coinvolto oltre 200mila persone dal 1980 al 2012, i ricercatori hanno evidenziato che chi consumava frutta a guscio due o più volte alla settimana aveva il 23% in meno di probabilità di sviluppare malattie cardiache coronariche e il 15% in meno di probabilità di andare invece incontro a patologie cardiovascolari. Benefici si avevano anche con le arachidi (che tecnicamente sono un legume), che riducevano il rischio di malattie coronariche del 15% e di quelle cardiovascolari del 13%.
Oltre 210.000 infermieri e professionisti della salute negli Usa sono stati seguiti per un periodo complessivo di 32 anni e hanno fornito informazioni sullo stile di vita e le malattie attraverso questionari somministrati ogni due anni. I ricercatori hanno identificato 14.136 casi di patologie cardiovascolari, 8.390 di malattie cardiache coronariche e 5.910 di ictus, alcuni dei quali fatali. Dall’analisi dei dati è emerso che la frutta a guscio, come le noci, può avere un effetto protettivo per il cuore.
“Noci grezze, se possibile non pelate e non trasformate, possono essere considerate capsule naturali di salute che possono essere facilmente incorporate in qualsiasi dieta per migliorare il benessere cardiovascolare e promuovere l’invecchiamento sano”, sottolinea Emilio Ros, che ha revisionato lo studio prima della pubblicazione.
Patrizia Maria Gatti
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