23 febbraio 2020
Coronavirus, i numeri da contattare per l’emergenza
La direttiva è di non recarsi di persona in pronto soccorso e ambulatori, in caso di sintomi. Ecco a chi telefonare, mentre il ministero della Salute “arruola” nuovi medici
Se si presentano i sintomi del coronavirus, non bisogna recarsi al pronto soccorso o presso l’ambulatorio del proprio medico di famiglia, ma bisogna far riferimento ai numeri di emergenza, alcuni appositamente istituiti e dedicati all’emergenza in corso. A livello nazionale, ci sono la linea verde del Ministero della salute, che risponde al 1500, gratuito da fissi e cellulari e attivo 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20, e il numero di emergenza (112). Regioni e Asl si sono organizzate localmente fornendo anche altri contatti telefonici ai residenti, reperibili sui loro siti internet istituzionali. Mentre il ministero della Salute ricerca personale sanitario per far fronte alle nuove esigenze, offrendo incarichi di collaborazione coordinata e continuativa.
Coronavirus, regole precauzionali da osservare per evitare il contagio
Ministeri, Regione, Provincia, Comuni sono i riferimenti per ricevere informazioni corrette sulla situazione sanitaria. Ecco una mappa territoriale.
Il numero unico di emergenza istituito dalla Regione Lombardia per gli abitanti della zona rossa è 800.894545; per informazioni chiamare il 1500, il 112 solo per chi riscontri sintomi.
Il numero verde per il Veneto è 800.462340, per casi sospetti e informazioni.
In Campania il numero è 800.909699, attivo 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20.
In Umbria 800.636363.
In Piemonte, “l’assessore regionale alla Sanità raccomanda a chi sospetta di avere i sintomi del coronavirus di non andare al pronto soccorso, ma chiamare la
guardia medica, il 112, il 118, il 1500. Gli operatori sanitari arriveranno per prendere in carico il paziente e decideranno loro, se necessario, il ricovero”.
La Valle d’Aosta ha istituito il numero verde 800.122.121, attivo dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 18.
Dalla Regione Friuli Venezia Giulia, arriva la seguente comunicazione: “Se avvertite sintomi influenzali come febbre, raffreddore, mal di gola e tosse o se avete frequentato persone e luoghi sospetti chiamate il numero unico di emergenza 1-1-2, un infermiere vi assisterà telefonicamente e vi indicherà il percorso di indagine ottimale alla risoluzione del vostro caso specifico”.
Dalla Provincia Autonoma di Trento, “per informazioni generali i cittadini possono chiamare il numero 1500 mentre il numero 112 va chiamato solo per segnalare casi sospetti”.
Provincia di Bolzano: “Se i sintomi si presentano dopo essere stati in una zona a rischio o a stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria è importante segnalarlo al numero gratuito 1500, indossare una mascherina chirurgica, usare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani in modo regolare”.
Regione Toscana: 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15. Inoltre, la Ausl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena) ha attivato anche il numero verde 800.579579 con servizio di interpretariato anche in cinese e la casella di posta dedicata a chi rientra dalla Cina: rientrocina@uslsudest.toscana.it. E ancora, le altre due aziende sanitarie hanno un proprio numero: Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 055.5454777, Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio): 050.954444.
La Regione Lazio indica di far riferimento al 1500, in caso di febbre o tosse o se si è fatto rientro dalla Cina da meno di 14 giorni.
Lo stesso 1500 vale per la Regione Sicilia come per la Puglia.
La Regione Liguria al 112, mentre la Regione Marche rimanda al sito www.asur.marche.it.
La Sardegna indica di chiamare il 118.
In Abruzzo, per l’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila c’è da chiamare il 118; per l’Asl Lanciano-Vasto-Chieti: 800.860146; Asl Pescara: 333.6162872 e 118; Asl Teramo 800.090147 e 0861.1992600, ricordando che l’help desk vaccini è attivo e operativo a qualsiasi ora del giorno e della notte.
La Regione Molise suggerisce di rivolgersi “al proprio medico curante, al numero del Ministero della salute 1500, al numero del Sistema territoriale 118, cui sarà fornito un numero di telefono corrispondente al Servizio di medicina pubblica che avvierà la procedura”.
La Regione Calabria chiede di far riferimento al 1500 o di rivolgersi direttamente all’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.
L’Emilia Romagna e la Basilicata attiveranno il 24 febbraio un numero di emergenza dedicato.
Il ministero cerca medici – Il ministero della Salute, in applicazione dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 637 del 21 febbraio 2020, recante ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, procede al conferimento di incarichi di collaborazione coordinata e continuativa a personale medico, per far fronte alle esigenze di servizio connesse all’infezione da Covid-2019. I nominativi del personale da incaricare sono acquisiti tramite la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e individuati per sede di servizio in base agli Ordini professionali provinciali territorialmente competenti. Si informa che eventuali autocandidature presentate direttamente al ministero della Salute non potranno essere prese in considerazione.