La Cellulite Questa Conosciuta-Sconosciuta

LA CELLULITE QUESTA CONOSCIUTA-SCONOSCIUTA

Dott.Carlo Rinaldi

La cellulite, più correttamente chiamata liposclerosi, interessa oltre la metà della popolazione e si distribuisce prevalentemente tra le donne (8-9 donne su 10), ma coinvolge anche il genere maschile, sia pure generalmente in forma più lieve (fino a 4 uomini su 10).

Come appena detto il termine “cellulite” è scorretto in quanto il suffisso “ite” fa pensare ad una infiammazione delle cellule mentre in realtà il tessuto adiposo non è infiammato ma all’inizio è soprattutto imbevuto di liquidi. Successivamente sopravviene la degenerazione del tessuto connettivale che diventa denso, fibroso e sclerotico. Quindi il termine corretto è pannicolopatia fibroedematosa sclerosante.
Quando le vene delle gambe cominciano a perdere tono e si sfiancano si genera un rallentamento del flusso di sangue che si ripercuote sulla rete di capillari che nutre il pannicolo adiposo. I piccoli vasi tendono a dilatarsi e le loro pareti diventano più permeabili, cosicché parte dell’acqua fuoriesce dai capillari e invade lo spazio interstiziale tra gli adipociti (cellule adipose).
Il tessuto adiposo diventa edematoso, perde la sua normale architettura a favo d’api e gli adipociti a causa dell’edema vengono allontanati gli uni dagli altri e dai capillari stessi e poi in seguito compressi. Si crea così una situazione di alterati scambi nutritizi tra il tessuto adiposo e il microcircolo e se questa situazione di edema persiste e si cronicizza, permanendo la situazione alterata di scambi, il ristagno di liquidi e scorie irrita il tessuto adiposo fino a modificarne la biochimica e la struttura. (Fig.1)

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L’irrorazione del sangue diminuisce notevolmente nella zona interessata, il tessuto riceve meno ossigeno e nutrimenti e la pelle perde la naturale elasticità: si forma così la cellulite!
La cellulite nella donna non è mai di un solo tipo, uniforme, ma è possibile trovarne una al 1° stadio nelle cosce e al 3° sui fianchi.

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Nella cellulite gli adipociti, costretti dalle fibre connettivali e affogati nell’acqua degli spazi interstiziali degenerano, sclerotizzando, e diventano inerti sacchetti di grasso incapaci di rispondere agli stimoli del ricambio.
Esistono zone in cui la cellulite è più frequente: per esempio la regione peritrocanterica, cioè la parte estrema in alto della coscia; glutei fianchi e cosce in genere sono tra le zone più colpite ma ci sono anche cellulite della nuca, delle ginocchia, del braccio, del seno, ecc.… Le ragioni delle predisposizioni ad ammalarsi di queste zone non sono completamente chiare, ma sembrano in parte legate a fattori ormonali (maggior concentrazioni di recettori per il cortisolo nella nuca e per gli estrogeni nella regione peritrocanterica) ed in buona parte a fattori di natura circolatoria, cioè in relazione alla quantità di sangue che arriva in quelle regioni. (Fig.2)

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Cause

Abbiamo visto come alla base della formazione della cellulite c’è stata un’alterazione del microcircolo; è ovvio che le teleangectasie (quelli che normalmente vengono chiamati capillari ma in realtà sono venule dilatate ) e le varici sono un terreno favorevole al ristagno di sangue nelle gambe. Molti altri fattori concorrono a provocare uno stato di sofferenza del microcircolo a livello del tessuto adiposo.

A) EREDITARIETA’
E’ indubbio che esista un fattore ereditario e costituzionale: una ragazza con struttura ginoide e con la madre affetta da cellulite avrà senz’altro più probabilità di averla.

B) SEDENTARIETA’
La scarsa attività fisica, riducendo l’impegno muscolare e circolatorio, determina un rallentamento del sistema di eliminazione dei liquidi e delle scorie dal metabolismo.
L’attività fisica, proprio per la contrazione e la “spremitura” di muscoli del polpaccio sul circolo venoso e linfatico favorisce il ritorno circolatorio.
Importante è anche il contributo del piede la cui “spugna” venosa situata sotto la pianta del piede, venendo compressa ad ogni passo, funge da “cuore periferico” respingendo il sangue verso l’alto. Per questo motivo è importante usare scarpe comode, di evitare di stare a lungo fermi in piedi ed anche di non portare i tacchi alti che escludono la funzione della “spugna venosa” plantare.

C) STITICHEZZA
Un intestino che non si svuota regolarmente crea una forte pressione a livello delle vene del bacino, impedendo un buon ritorno del sangue verso il cuore e rallentando così la circolazione nelle gambe. Importante è cercare di aumentare il contenuto di fibre nella dieta (frutta, verdura e cereali integrali) e, al limite, usare prodotti che regolarizzino l’intestino.

D) ALTERAZIONI ORMONALI
Abbiamo detto che nella cellulite si osserva la presenza di un certo livello di estrogeni.
Se per alcuni motivi questi aumentano (ovaio policistico, gravidanza) le probabilità di insorgenza della cellulite aumentano. Lo stesso risultato si ha con l’uso della “pillola” come anticoncezionale: la presenza della componente progestinica con effetto distruttivo sulla matrice connettivale del microcircolo peggiora le cose.

E) SOVRAPPESO
Un accumulo eccessivo di grasso provoca un rallentamento del metabolismo e problemi di circolazione.
Infatti l’aumento di peso determina alterazioni sia sul macro ma anche e soprattutto sul microcircolo con fenomeni di stasi, legati alla compressione del distretto venoso profondo e superficiale degli arti inferiori e della struttura dei piccoli vasi cutanei e sottocutanei.
Si ha pertanto una congestione del sistema venoso e linfatico delle estremità.
Tale congestione risulta più importante se il soggetto svolge un’attività sedentaria.

F) ALIMENTAZIONE SCORRETTA
Una cattiva alimentazione (per esempio troppo ricca di sale che favorisce la ritenzione idrica) è senz’altro una causa molto importante.
La dieta anticellulite dovrebbe essere una dieta molto equilibrata e con effetto disintossicante, completa e varia in modo da garantire tutti i micronutrienti indispensabili.
Leggermente ipocalorica (soprattutto se è presente anche sovrappeso) ricca di frutta e verdura con moderata presenza di cereali integrali, scarsa in grassi e quasi priva di sale aggiunto.
Sono da evitare caffè ed alcol.

Per concludere elenchiamo alcuni utili accorgimenti per prevenire la cellulite.
• Seguire una sana ed equilibrata alimentazione, facendo attenzione però a non perdere peso troppo velocemente, perché si potrebbe causare anche una perdita di muscolatura e di tono.
• Bere molta acqua durante la giornata
• Fare movimento
• Modificare abbigliamento e postura
• Eliminare alcol e diminuire, se non abolire, il fumo
• Allontanare lo stress
Le terapie per prevenire e combattere la cellulite e la ritenzione idrica sono invece:

• MASSAGGIO CLASSICO: ha benefici sulla circolazione
• LINFODRENAGGIO: è un massaggio che serve a riattivare la circolazione linfatica cosicché vengono veicolati i liquidi e le tossine nel circolo sanguigno per essere eliminati.
• IONOFORESI: (iòno-phoresis = trasporto di ioni) consiste nell’introduzione di un principio attivo nell’organismo tramite l’epidermide. Questa terapia permette di agire in modo localizzato sugli inestetismi.
• PRESSOTERAPIA: indica la terapia e il macchinario per attuarla. Si basa su un principio meccanico simile al linfodrenaggio, ma ha effetti anche sulla circolazione. Consiste nel posizionare gli arti inferiori in appositi gambali contenenti una camera d’aria e gonfiati in modo progressivo dalla sezione più estrema a quella più vicina al tronco (per es. dal piede si passa successivamente a gonfiare la sezione del polpaccio, poi del ginocchio e via via fino a raggiungere il bacino per poi ricominciare dal piede). La sequenza con la quale vengono gonfiate le sezioni è quella seguita dal sangue venoso e dalla linfa. Questo ciclo facilita il flusso sanguigno e linfatico, liberando l’ambiente extracellulare dai liquidi e dalle scorie metaboliche in eccesso prodotte continuamente dalle cellule.
La terapia è consigliata per trattamenti estetici e di ritenzione idrica.
• MESOTERAPIA : è un trattamento esclusivamente di competenza medica; consiste in iniezioni locali intradermiche di farmaci con piccoli aghi speciali.