Riflessioni di Maria Pia 3°

La scuola è musica e parole, è conoscenza, è senso umano, è bellezza. La scuola è tratturo d’onestà, è stupore, è meraviglia, è accoglienza, è sacrificio, è traguardo. La scuola è il “fil rouge” che serve per imparare a legare mente e cuore. A tutti “noi”, perché non sarà un anno facile ma: “le cose facili non esistono”, e se esistono sono quelle che sanno “fare” “tutti”…

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E se ognuno proteggesse l’altro dal dolore? Utopia.
Le foglie gialle urlano, stringendo la pancia, al pensiero di doversi staccare. L’Albero in affanno le ascolta…ma non le fermerà. Solo il “sole”, o il vento”, le proteggerà, ma dopo, dopo lo strappo…(m.p.)

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Emozioni di settembre… “Ci vuole coraggio per “sentire” le emozioni. Tutto il resto è business” (m.p) Vado a scuola, in presenza, con la mascherina e tutte le precauzioni, ma poi torno. Intanto, fatevi sempre un giro sul sito www.edizioni2000diciassette.com Work in progress per le selezioni 2021…

m.p.

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Il senso di comunità, di appartenenza, di solidarietà è presente in noi, basta ascoltarci, prendersi cura degli altri, amare in senso lato: questo è il segno tangibile di civiltà. Il Noi che rende “Umani”. Essere amati è ambizione di tutti ed anche amare. Qualcuno che ci ama c’è sempre. (A volte è lassù…molto lassù.).
“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.
Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.
Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.
Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi siamo al nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”.

m.p.

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