Due ragazzi uccisi perché erano “troppo felici” e non era sopportabile lo fossero. Non amo generalizzare, ogni vicenda è una storia a sé, ma meditiamo. Forse la colpa è anche un po’ nostra? Diamo “in pasto” ai ragazzi, tramite i social, un’apparente felicità fatta di successi, di potere, di immagini magiche, di unioni ed amicizie dorate; tutto è possibile e facile, nel numero dei like che riceviamo, in un balletto ridicolo e surreale. Nella follia mediatica la nostra ambizione è “farsi invidiare”, appagare il proprio ego, le gioie, i traguardi. Nessuno racconta i tratturi impervi, le difficoltà, le sconfitte, le ambiguità e le corruzioni, i compromessi e le vigliaccherie, la mafia del cuore, la camorra dell’animo, le noie che invadono i rapporti, e i compromessi a cui ci si sottopone per “vivere”. Possibile sia reale tutto questo tripudio di felicità? Come siamo potuti scendere così in basso, nella convinzione che “mostrare” felicità “equivalesse” a felicità stessa? Bisognerà fare qualcosa; “sì!”, bisognerà fare qualcosa. Eliminare questo senso di “castrazione” e rimodulare il concetto di “normalità”. (m.p)
Finirà anche quest’Autunno/ Crudo forziere di amanti che scappano. Hai mai provato a dire “Addio”, danzando tra musiche alte e risate grasse? Tu/ personaggio/ cacciatore/ mentre tradisci la preda correndo sulle note? Mentre si spacca un cuore/ e le unghie rosse entrano nella pelle, sarchiandola. In questo Autunno “ultimo”e la puzza di sudore…(m.p.) (ma poi torno).
Il potere.
“Il problema per un uomo che ha “potere” è non potersi mai fidare degli amici. Nel 90% dei casi finirà con un coltello conficcato nella schiena, se non nella pancia”.
“Essere potente per una donna è come essere una “signora”; se hai bisogno di dirlo, non lo sei. (M.T.) Le donne di potere hanno una caratteristica comune: “urlano”.
“Il problema della massa, nei confronti del potere, è la paura del “potere”, che riescono a commutare repentinamente in adorazione, a volte in delirio, sperando di poter ottenere qualcosa di “misericordioso” in cambio, talvolta delle lavatrici…”
In amore, in guerra, in politica, nell’amicizia non c’è mai alleanza con il “potere”, solo sottomissione, perché, a dirla come Pulcinella: “U’ cumannà è meglio du’ fottere…”, anche se, in entrambe le opzioni, qualcuno deve “sotto-stare”. Forse…🤔 Sono un po’ confusa, torno alla mia sceneggiatura… (m.p)
Arriva un Tempo, in cui i pensieri straripano, incontenibili. Arriva un Tempo dove quei fili troppo tesi si spezzano. Arriva un Tempo in cui ci si chiede: “Qual è la cosa che ti dà più fastidio?” Allora esci dal guscio della solitudine per osservare meglio, perché doni uno scampolo di speranza a te stessa e percorri la strada nella moltitudine. Facce, sorrisi, strette di mano. “La gente è “scena”! Punto! Solo gli odori sono buoni… (m.p.)