Le Riflessioni di Maria Pia

Le fragilità importanti nascono in famiglia.

Madri troppo presenti, troppo assenti, troppo isteriche, troppo buone, troppo cattive, succubi di patologie nascoste, di sensi di frustrazione, di forme di presunzioni che nascondono conflittualità ataviche e represse. Padri distratti, violenti, in competizione con i figli, con velleità assurde: mio figlio deve essere come me. Nella mia carriera ho sentito di tutto: un giorno mi telefona una madre, per chiedermi come mai una compagna della figlia, aveva preso lo stesso voto della sua, intimandomi di abbassarlo, visto che la figlia valeva di più! Ci sono madri folli, per un cinque in latino una svenne dal dolore; padri che stanno sempre a “magnificare” le loro figlie, creando ansie ed aspettative corrosive, ci sono quelli che per un voto in più smuovono la politica, i ministri (e facci vedere il tuo ministero! (Benigni docet).

I professori non sono sciamani, non sono psicologi, non fanno politica e non “devono” essere le vittime sacrificali di dirigenti, genitori, collaboratori, alunni e dei demoni di tutti. BASTA! I docenti devono rientrare nei loro ruoli. “Docere”, in latino significa “insegnare”: ad essere uomini e donne del futuro, ad avere le giuste conoscenze ed il giusto equilibrio, il giusto senso civile e a riconoscere sia i diritti che i doveri. Non siamo assistenti sociali, né psicologi, siamo dei tecnici delle materie: appassionare e condurre verso le conoscenze. Studi il latino? Prendi nove, non lo studi? Prendi tre. La mercificazione dirigenziale ha prodotto danni, ha offuscato la cultura ed il rigore a favore dell’incremento delle risorse (i ragazzi), ha infarcito con progettucoli inutili e disonoranti per i docenti la didattica, ha creato la filosofia del “domani non posso essere interrogato, lo dico io quando”, a danno dell’equilibrio e delle conoscenze. I ragazzi non hanno più tempo per pensare, per giocare in piazza, per correre in bici, per baciarsi nei pomeriggi nevosi, per rilassarsi.

La stessa folle corsa “economica” dei docenti all’accaparramento dei corsi estivi, visti gli esigui stipendi, ne è la prova più evidente. I ragazzi saranno “obbligati” silenziosamente a partecipare… Forse esagero, ma è cosa voluta; amo insegnare, per me è stata sempre una missione e sono stata sempre dalla parte dei ragazzi, leggete bene, dei ragazzi, non dei loro genitori… Ridate dignità ai docenti, perché nel sovvertimento dei ruoli e nelle negazioni del rispetto e della conoscenza non vi può essere che ignoranza e l’ignoranza genera “guerre”. Insegnate ai vostri figli a essere coraggiosi, ad affrontare anche la sconfitta, ad affrontare anche le ingiustizie e a combatterle solo se sono “vere”.

Ai miei ragazzi dico: cuore e ragione devono essere “ascoltati” insieme, affinché la giustizia trionfi. ““Là fuori, oltre a ciò che è giusto e a ciò che è sbagliato, esiste un campo immenso. Ci incontreremo lì.” Lasciate ai ragazzi la loro purezza, nella purezza è il segreto della felicità…

M.P.

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