Le Riflessioni di Maria Pia

“Dove vai bel capitano?”.

L’amore e la tragedia. Nel mezzo una fanciulla ardita, sensuale, rapita da un amore improvviso, tanto da farle rincorrere il giovane combattente biondo e con gli occhi azzurri.

Audacia, sovvertimento dei pregiudizi, senso di libertà (decisione di abbandonare tutto per amore). Nella fuga: le vesti al vento, il batticuore, la paura, le emozioni negate al cuore e al corpo.

Avete letto la poesia? Vi siete soffermati sul viso della statua? Sul “movimento” che è un misto di smarrimento, rimpianto, ricerca… lui non c’è, non lo vede.

Un cuore che batte, un cuore che muore. Un corpo che vive, un corpo che muore.

Avete letto la poesia? Dubito! Avete analizzato artisticamente la statua?

Dubito! Può piacere e non piacere, ma montare un “caso” di pudicizia violata, fino a pensare di abbattere un’opera, mi sembra eccessivo.

E allora? Le vostre foto da galline vecchie e galli vecchi che sbandierate? Pensate di essere belli? Solo una vostra convinzione… (poi torno)

Maria Pia

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