Stamane alle otto, con in mano una fetta di pane biscottato e un tazzetta di caffelatte, ascoltavo il telegiornale. Improvisamente apparve sul video Michela Vittoria magnificante il suo partito animalista: “Noi non pensiamo solamente agli animali, ci stanno a cuore anche i cittadini, i loro problemi ecc. ecc.” Anch’io sono un animalista… e avrei voluto costituire un partito per preservare i diritti naturali di tutti gli animali, non solo quelli cosidetti “da compagnia”, ma pure quella costituita dalla maggioranza assoluta di creature che l’uomo, grazie alla sua ingordigia sfrenata di potere, sta sterminando nei cieli, nelle acque e nella terra. Sono un animalista “anteguerra”, allevato “a terra” con cani e gatti, qualche gallina e un’oca! Eravamo liberi! Una vera liberta! I miei amici a quattro gambe (zampe) sconfinavano beati nelle proprietà altrui e tornavano a casa alla sera stanchi e felici… talvolta la troppa libertà ti regalava una cucciolata. Morivano sempre di vecchiaia. Malattie rarissime. Morte accidentale provocata da moto, auto, camion… impossibile, i mezzi motorizzati erano rarissimi. Mia cara Michela, dispiace dirtelo, in quei tempi tu non esistevi e quindi ignori quella realtà: oggi gli animali, per colpa dei nuovi animalisti, hanno perso la loro libertà e crescono coccolati, complessati, ipocondriaci, ombrosi, irascibii, imprevedibili, taluni pericolosi, imbracati in strani guinzagli che fanno inciampare i passanti, avviluppati in gualdrappe, corpettini, babbucce ridicole e menomanti, costretti a vivere in spazi angusti, surriscaldati, obbligati a ingurgitare medicine, vitamine e talvolta, inconsapevoli, ingurgitano i loro simili (canguri e conigli selvatici australiani che finiscono, opportunamente trattati nelle scatolette, pronte e appetitose, preparate per loro da multinazionali compiacenti) Tempo fa ho visto una anziana signora che, al guinzaglio, teneva un magnifico esemplare di alano. Ad un tratto apparve un gatto che, vedendo quell’enorme animale, rizzò il pelo, incurvò la schiena, arrotò le unghie, soffiò rumorosamente e… l’enorme alano partì come un razzo…terrorizzato, e dalla parte opposta, trascinando la povera vecchietta! Un alano ipocondriaco come tante bestiole d’oggi. Vedi Michela, io amo gli animali ma rifiuto di imprigionarne uno nel mio appartamento, anche se grande e spazioso. Sono contario alla tortura, degli uomini e degli animali. Non ho uno sponsor miliardario e non posso realizzare il mio sogno: costruire il “mio” partito (come fanno tutti) il “Partito a 12 stelle della PACE (Partito Animalista e Creature ed Esseri viventi. Se trovi un finanziatore sono disponibile. Io non sono ambizioso e molto modesto… vorrei solamente salvare il Pianeta, tutto, prima che il trumpismo dilagante lo distrugga. P.S. in montagna, vent’anni son passati, mi ero fatto amico un vecchio asinello, quasi cieco. Una vecchietta lo lasciava libero nel suo praticello e lo chiamava “berlu”. Quando passavo lo chiamavo e lui, docile, arrivava lentamente. Lo accarezzavo sul muso e gli offrivo una fetta di pane usto. Se ancora in vita (intendo l’asino… credo che la vecchietta sia morta) t’inviero un sms per la sua sistemazione nei giardini di sogno di qualche facoltoso mecenate… grazie…
Antonio Baudino
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