Oggi “marca male”, Catalogna fa rima con “rogna” dovuta a un’unità europea politicamente mal nata, e mai nata, e così l’amico Veneto pretende l’autonomia nella gestione delle entrate, tasse comprese. Il Governo replica: impossibile! Sono trascorsi sessant’anni dal tempo in cui i piemontesi guardavano con rabbia la piccola, confinante Regione a Statuto Speciale della Valle d’Aosta (poco meno di centotrentamila abitanti) Non era tanto il bassissimo prezzo del cioccolato o dello zucchero a indignare i cittadini confinanti (pochi i Piemontesi dopo l’invasione di veneti e meridionali) ma il prezzo della benzina, estremamente conveniente per i cittadini “speciali” della Valle d’Aosta. Per i piemontesi, e tutto il popolo bue residente nelle “regioni normali” (minuscolo), il costo del carburante era ed è esagerato, irrobustito da tasse e antichi balzelli. Gli aumenti del carburante riguardavano, e riguardano, antichi terremoti ed epiche guerre. Alcune di queste accise, affermano gli storici, si riferivano agli elefanti di Annibale (gran produttori di gas metano) e Scipione l’Africano! Lo abbiamo capito, oramai è tutto chiaro… La politica militante, forte della propria autoreferenzialità, non si cura di alleviare le necessità del popolo bue (lavoro, viabilita, inquinameto, mafia, burocrazia corruzione…) ma tende esclusivamente ad appropriarsi del potere, indecisa se ingannare il popolo viaggiando sola, aderendo a strane coalizioni o irrobustendo il proprio partito con una o culata campagna d’acquisti.
Il Popolo, senza possibilità di scelta preventiva, è costretto a votare personaggi imposti nelle liste elettorali dall’arroganza dei partiti. Le modalità di voto concernenti l’elezione dei nostri rappresentanti, a qualunque livello, dovrebbero essere preventivamente sottoposte a referendum popolare. L’Italia è il nostro unico ed esclusivo condominio. Come in ogni condominio, solamente gli inquilini hanno il diritto di scegliere o licenziare gli amministratori. La scelta dovrebbe essere fatta in base ai “titoli posseduti” e a una comprovata “onestà” dei candidati, qualità richieste invano dalla Costituzione ai “servitori dello Stato”. La nostra cosiddetta “bellissima” Costituzione avrebbe dovuto prevedere e assicurare, con precise norme, questi principi fondamentali, indispensabili per una vera democrazia, come suggerito secoli or sono da Pericle nel suo discorso agli Ateniesi!
Anche l’Unità d’Italia del 1861, e l’odierna Unità Europea, erano e sono retti da una minoranza d’individui proposti da partiti che rappresentano al loro interno la minoranza della popolazione.
Sono gli stessi, illiberali processi economico-politici, fatti all’insaputa dei cittadini per eliminare le monete di Stati Sovrani e controllarne l’economia tramite una cartamoneta di nessun valore intrinseco. Il gioco del Monopoli è stato ideato nel 1861! Il nome “moneta”, mi diconi gli amici Veneti, deriva dal Tempio romano di “Moneta Giunone”, di cui oggi è rimasto unicamente il termine “mona” (imbecille, stupido… che sarebbero tutti quelli che hanno creduto alle varie unità territoriali) Oggi le riserve di oro custodite nei forzieri delle Banche di Emissione degli Stati Sovrani, che garantivano il valore delle monete in circolazione, non esistono più. Le banche, in ossequio alle direttive europee, sono state privatizzate, ridotte a semplici Società per Azioni per lasciar liberi gli amministratori, molti di nomina politica, di compiere ogni sorta di malversazione. Per completar l’opera, oltre alla mancanza di severi e puntuali controlli degli Istituti di Credito, dal 1990 i loro utili con una “partita di giro” (ex termine contabile, oggi derivante dal gioco infantile “giro, giro tondo”) sono assegnati alle Fondazioni… a disposizione di politici locali, trombati o meno, incaricati di stabilire chi potrà beneficiare di tanto ben di dio. (ai politici delle fondazioni del “Monte dei Pascoli” di Firenze, o della Banca Popolare di Vicenza è andata a buca… e per i vicentini nemmeno la soddisfazione di potersi ubriacare con i vini del Zonin, oggi prudentemente “nulla tenente”) Il ciclo perverso, ideato circa centocinquant’anni or sono da alcuni grandi banchieri, si sta realizzando: costringere tutti gli Stati Sovrani a capitolare; accettare una moneta unica, controllata e distribuita con discrezionalità da una Banca Centrale che risponde a coloro che stanno cercando d’imporre l’ecomomia globalizzata. Quest’ultimi sono gli unici giudici dei destini dei popoli della terra! Tanti poveri schiavizzati da un pugno di privilegiati… Ce la faranno Cina, Russia (e forse l’India) ad arginare questo processo infernale… o si coalizzeranno pure loro?…
Antonio Baudino
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