Il problema non c’è, e se c’è è indifferente.
Alcune navi si avvicinano alla costa libica per imbarcare dei disgraziati che fuggono da guerra e fame, evitando tragedie e annegamenti. Se tra queste imbarcazioni c’è una “mela marcia” che raccoglie messaggi e soldi da alcuni scafisti, il prodotto finale non cambia! L’inghippo sta nel fatto che eventuali terroristi, tanto temuti dall’Europa, non si imbarcherebbero mai su gommoni bucati o carrette del mare, Il Corano, infatti, assicura un Paradiso di vergini e delizie unicamente a chi si immolerà nella lotta contro gli infedeli, specialmente contro coloro che cercano di cacciarli dalle loro terre! Una morte ingloriosa, per annegamento, annullerebbe ogni beneficio eterno. L’ignoranza crassa di giornalisti, media, politici non ha limiti. Non dicono la verità, si trastullano su problemi secondari e non vogliono leggere il Corano. La vicinanza alla costa libica salva moltissime vite umane, intaserà i centri d’accoglienza italiani e aumenterà l’entrata di clandestini. L’accanimento nella ricerca di una mela marcia non serve a nulla…se non si dice la verità e non si valutano, preventivamente, i risvolti negativi e le conseguenze delle propri decisionii.
Antonio Baudino