Articolo 10 della nostra Costituzione

Gentile Signor Presidente della Repubblica Italiana on. Mattarella . Lei ieri ci ha rammentato, giustamente, l’articolo 10 della nostra Costituzione. Questo prevede che lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica . Concordo pienamente!
La Costituzione è stata approvata il 22 dicembre 1947. Trascorso un anno, il 10 dicembre del 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
L’articolo 3 della Dichiarzione afferma che: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza”. L’articolo 4 precisa che nessuno sarà tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e il commercio degli schiavi saranno proibiti in tutte le forme…” e non vado oltre perchè già mi son venuti i brividi pensando alla sfacciata mancata applicazione dei due primi articoli! (nelle nostre nostre campagne ci sono schiavi e commercio di schiavi. Nelle strade ci sono schiave della prostituzione, che spesso vengono uccise) Amnesty Internazional afferma che in “almeno 81 paesi esistono cittadini torturati e maltrattati, e si svolgono processi iniqui. Dopo la firma della Dichiarazione (sulla carta) dei diritti dell’uomo non si contano le stragi: dall’Afganistan al Vietnam, al Brasile, Uganda, Guinea-Bissau, Ghana e l’elenco continua all’infinito. Tutti Paesi aderenti all’ONU. 20000 bambini costretti ad imbracciare un’arma, schiavi a fini sessuali, venduti come schiavi nelle piantagioni di cotone del Senegal o a chiedere l’elemosina nella capitale. … e l’elenco continua all’infinito in ogni parte del mondo dove ci siano paesi poveri, oppure ricchi, ricchissimi senza saperlo. Signor Presidente, la nostra costituzione è stata varata due anni dopo la fine dell’ultima guerra mondiale. Troppo presto per far capire a una neonata e impreparata democrazia in quale forma “bestiale” di speculazione si sarebbe trasformato il mondo in nome della libertà ottenuta tramite vecchie democrazie. Libertà di fare i propri comodi nelle forme più turpi che esistano, e a danno dei più deboli. Perché, Signor Presidente, i paesi che dominano il mondo non dicono quali sono i veri motivi per cui milioni di derelitti fuggono dalla loro terra: schiavitù, tortura, stupri, violenza, e chiedono protezione. Perchè non si dice da dove provengono le armi che armano mercenari per consentire a paesi già ricchi dell’occidente di sfruttare liberamente quei territori? È giustissimo accogliere e sostenere i derelitti che fuggono dalla fame e dalle disperazione, ma se non condanniamo coloro che provocano e approfittano di questi vergognosi disastri, tutti ben identificabili, se chiudiamo gli occhi e facciamo finta di non vedere, non sentire e non condannare apertamente i colpevoli, perché anche noi usufruiamo della rapina di quelle materie prime “indispensabili”, allora, Signor Presidente, diventiamo correi E questo i cittadini onesti non lo possono accettare! Allora modifichiamo la nostra “superata per età” Costituzione e, inseriamo l’articolo 10bis che condanni i paesi sfruttatori e avanzi opportune proposte affinché questa inefficiente Organizzazione delle Nazioni Unite denunci apertamente i delinquenti mondiali che provocano questi disastri, mettano il comportamento ignominioso e riparino, anche con moneta sonante, ciò che hanno provocato e stanno provocando a milioni di esseri umani.

Antonio Baudino