Che Europa? L’Europa non c’è più.
Che cosa intende per Europa? Una cosiddetta Unione Europea che nella sua ridicola e truffaldina Costituzione accantona quindi nega le nostre radici cristiane, la nostra essenza? L’unione Europea è solo il club finanziario che dico io. Un club voluto dagli eterni padroni di questo continente cioè dalla Francia e dalla Germania. È una bugia per tenere in piedi il fottutissimo euro e sostenere l’antiamericanismo, l’odio per l’Occidente. Una scusa per pagare stipendi sfacciati ed esenti da tasse agli europarlamentari che come gli squallidi funzionari della Commissione Europea se la spassano a Bruxelles. Un trucco per ficcare il naso nelle nostre tasche e prodotti geneticamente modificati nel nostro organismo. Carne che non è più carne, pesce che non è più pesce, verdura che non è più verdura, parmigiano che non è più parmigiano, latte che non è più latte, vino che non è più vino. Sicché oltre a crescere ignorando il sapore della Verità le nuove generazioni crescono senza conoscere il sapore del vero cibo, e insieme al cancro dell’anima si beccano il cancro del corpo. E infine è un cinico mezzo per consentire ai terroristi islamici di circolare senza intoppi a casa nostra, l’Unione Europea. Uno strumento per introdurre sempre più invasori nel nostro territorio. Pensi alla storia della Cap Anamur, la nave tedesca insinuatasi nelle nostre acque con l’intento di procurare l’asilo politico trentasette sudanesi che non erano sudanesi cioè persone in fuga dal lercio regime schiavista di Khartum bensì furboni provenienti dal Ghana e dalla Nigeria. Bloccata dalla Guardia Costiera la nave resta al largo per tre settimane durante le quali Roberto Castelli, il ministro della Giustizia, dice alla Germania: «Noi che c’entriamo? Stanno in acque internazionali. Sono a bordo d’una imbarcazione tedesca con equipaggio e comandante tedesco. Quindi l’asilo politico l’hanno chiesto a voi. Dateglielo voi». Ma la Germania, quella Germania che non volle prendersi il curdo Ocalan su cui pesava un mandato di cattura tedesco, risponde no-grazie. E mentre i collaborazionisti italiani esaltano il comandante che è un arcobalenista dedito all’immigrazione clandestina, un furbone che prima di imbarcare i furboni s’è fatto pagare mille dollari a testa, mentre sui trentasette furboni i giornalisti strappalacrime scrivono articoletti «umanitari», il ministro Pisanu cede. Li fa arrivare a Porto Empedocle, li fa sbarcare, li sistema nel Centro Accoglienza di Agrigento. Salvo poi scandire, esasperato o pentito, due opportunissimi versi di Montale: “Questa ondata di carità che si abbatte su di noi è un’ultima impostura”.
Oriana Fallaci