Alcune Poesie di Luigi Pirandello selte da Renato Rinaldi
Luigi Pirandello: “Il tempo e l’amore”.
E l’amore guardò il tempo e rise,
perchè sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.
“Le fatiche del vento” di Luigi Pirandello
Molto ha da fare il vento con le nuvole
frivolo annento senza disciplina.
Piace al sole con pompa e con ossequio
d’esser accolto in cielo ogni mattina:
e fin dall’alba ecco il vento in servizio
a preparargli una regal cortina,
a cui con estro immaginoso ingègnasi
a dar novella foggia; e ne combina
spesso di belle assai: rosse, con aurea
frangia o d’argento con purpurea trina.
Sul vespro poi, nuovo apparato! Gli uomini
soglion tra loro chiamar pazzo il vento:
forse perchè si pensa che non debbono
costar fatica alcuna, alcuno stento,
que’ suoi servizi; ma, se gli si sbandano
le nubi, e il Sol se ne va via scontento?
Se ogni villan vuoI acqua sul proprio
campicello, e lui su pel firmamento,
gira e rigira, non trova una nuvola,
quando poche sarebbero anche cento?
“Io sono così”: di Luigi Pirandello
Quando tu riesci a non aver più un ideale,
perché osservando la vita sembra un enorme pupazzata,
senza nesso, senza spiegazione mai;
quando tu non hai più un sentimento,
perché sei riuscito a non stimare,
a non curare più gli uomini e le cose,
e ti manca perciò l’abitudine, che non trovi,
e l’occupazione, che sdegni
– quando tu, in una parola, vivrai senza la vita,
penserai senza un pensiero,
sentirai senza cuore –
allora tu non saprai che fare:
sarai un viandante senza casa,
un uccello senza nido.
Io sono così.