Verità nascoste
È tutta questione di… contraddizioni.
E dunque continuiamo con la solita solfa, grazie alla quale questo governo, come tutti gli altri precedenti, a dire il vero, tratta i propri clienti e servi premiandoli. Così va questa nazione, e, a questo punto, nonostante il mio genetico ottimismo, comincio a vedere periodi bui all’orizzonte.
Eh, sì, perché di questa Europa prendiamo solo il peggio, mentre gli esempi positivi sono bel lungi dall’essere imitati. Tanto per raccontarvi come stanno le cose altrove, nella vicina ed europea Olanda, eccovi la lettera di un mio studente, appena laureatosi:
“Caro Prof, come sta? Io bene, anzi benissimo. Qui, a Rotterdam, è davvero un altro mondo, inimmaginabile per noi del Bel Paese. E di bello ci è rimasto davvero poco. Come sa, sono stato assunto in un’azienda che non paga in base all’esperienza pregressa, ma al titolo di studio acquisito, e in un mese guadagno quello che in Italia avrei preso in 4 mesi di lavoro. Inoltre, sfatiamo il mito che l’Olanda è cara. I prezzi di Rotterdam sono assimilabili a quelli di Milano. Ci sono prodotti che costano meno e altri di più, ma in media siamo in sintonia. E considerando l’efficienza dei servizi, le strade noiosamente perfette e la puntualità rigorosa dei mezzi pubblici, quell’euro in più lo spendo più che volentieri. E della “gavetta gratuita italiana”, ne vogliamo parlare? Quante volte mi è stato detto “devi fare la gavetta (appunto, gratuita…) o non farai carriera”. Nel giro di una settimana ho ricevuto commissioni lavorative che nel Bel Paese riceveresti solo dopo 35 anni di carriera sulle spalle. Ah, dimenticavo di dirLe che non sono un genio, all’Università Lei sa che non sono mai stato una cima. Un semplice ragazzo con QI nella media – non nazionale, ma di chi usa il cervello -, ovviamente. Per non parlare dei documenti. Per lavorare in Olanda, servono documenti locali e lo Stato richiede una registrazione del comune dove si risiede, per ricevere una sorta di codice fiscale. Come sa, sono qui da tre settimane e non ho ancora il contratto di casa, senza del quale non è possibile ottenere i documenti. Da bravo italiano, con l’esperienza dei tempi biblici nazionali per queste cose, decido quindi di telefonare al Comune con largo anticipo, e prendere appuntamento per la registrazione. Ho pensato: “Non si sa mai, mi porto avanti”. La gentilissima dipendente al telefono mi chiede se fossi stato disponibile alle 20.20 del giorno stesso per effettuare la registrazione. Taccio. Certo, vi è un difetto naturale, altrimenti sembra il Paese delle meraviglie. Il tempo, piove continuamente, tutti i giorni. Ma se questo è il prezzo da pagare, faccio a meno del sole per un po’ e tornerò in Italia per abbronzarmi nuovamente. Altro difetto è l’altezza dell’olandese medio. Anche se io rientro nella media italiana, sono un nano al loro confronto”.
Ecco, ditemi voi per quale motivo, come cercherò di far presto anch’io, se non vale la pena trasferirsi in qualsiasi ovunque europeo, fare periodi di vacanza qui, e lavorare fuori da questa scandalosa nazione. Sempre il peggio prendiamo come esempio, e i nostri onorevoli sono davvero il massimo dell’indecenza e della vergogna.
Loro, o noi?
Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).
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