Veloci o lenti?

Veloci o lenti?

È tutta questione di… scelte.

R-300x150Nel 2002, Daniel Kanheman riceve il Premio Nobel per le Scienze Economiche, grazie ai suoi studi, le ricerche e le considerazioni relative ai processi decisionali che la nostra mente elabora durante la propria vita quotidiana.

Un testo, che bene evidenzia il suo pensiero, è edito da Mondadori, in traduzione italiana del 2012, e si intitola Pensieri lenti e veloci. Lo consiglio davvero, perché si legge bene, anche se voluminoso, e ci chiarisce molti dei nostri modi di ragionare, anche quando abbiamo a che fare con una valutazione del presente, del passato e una progettazione del futuro.

Secondo questo autore, esistono due sistemi cognitivi che agiscono sinergicamente, all’interno della nostra mente: il Sistema Uno (veloce, intuitivo, colmo di bias, emozionale, con una serie di euristiche veloci, e quindi improvviso e inconscio) e il Sistema Due (lento, razionale, controllore dei possibili bias, meditativo e riflessivo, conscio e quindi dotato di metodo).

Ebbene, non è possibile spegnere il Sistema Uno, perché questo si accende indipendentemente dalla volontà dell’essere umano e, se non riconosciuto nei suoi processi di attivazione, prende il sopravvento sul Sistema Due. Quest’ultimo, dunque, ha la sola possibilità di contrastare, quindi anche gestire, il Sistema Uno, cercando di limitarne i danni, ma non di annullarne il funzionamento.

06-Transitions-Optical-Life-360-300x225 In sostanza, ognuno di noi, e vi sono numerose conferme scientifiche e che l’autore inserisce nel suo testo, tende a reagire alle sfide della realtà secondo una logica di sopravvivenza che garantisce la vita stessa, ma può rivelarsi poco produttiva per una progettazione futura.

Il vecchio motivo popolare che recita “pensare prima di agire” fa proprio riferimento a questa caratteristica dell’essere umano, il quale sembra essere decisamente più stupido quando è in compagnia e ad esserlo relativamente meno quando agisce da solo. Certo, non si tratta di una regola applicabile a tutti, ancorché lo sia in senso generale.

Appurato questo, penso che si stia vivendo un periodo storico caratterizzato proprio dal sopravvento del Sistema Uno sul Due, e le conseguenze, mi sembra, siano davvero sotto gli occhi di tutti.

Ma, lo sappiamo, i politici vedono solo poltrone ed elettori: in tutto il mondo.

Altro che Sistema Uno e/o Due!

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).