Spazzatura umana

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È tutta questione di… sporcizia.
Certo, i gretini ci dicono che il clima sta cambiando ed è solo colpa nostra, con loro una serie di scienziati, o sedicenti tali, che confermano la cosa; ci dicono anche che l’economia si deve trasformare in qualche cosa di circolare, affinché si impari a riciclare con intelligenza ciò che rimane del nostro sfrenato consumismo; ci dicono ulteriormente che milioni di persone continuano a morire di fame, e cercano una soluzione al loro segnato destino, trasferendosi in qualche nazione dove credono, e sperano, di sopravvivere almeno da Natale a Santo Stefano. In questo incompleto e sintetico elenco di alcune amenità del nostro mondo globale, si leggono notizie come questa.( Cadaveri nel Tir in Gb, messaggio di una vittima: “Muoio, ti amo mamma”-Redazione Tgcom24 -Cadaveri nel Tir in Gb, messaggio di una vittima: “Muoio, ti amo mamma”© Twitter Cadaveri nel Tir in Gb, messaggio di una vittima: “Muoio, ti amo mamma”-“Mi dispiace mamma. Il mio viaggio all’estero non è andato bene. Ti amo così tanto! Sto morendo perché non posso respirare”. E’ il contenuto di un messaggio inviato da una delle vittime che si trovavano all’interno del Tir arrivato in Gran Bretagna dal Belgio. Nel container frigorifero del camion sono stati ritrovati i cadaveri di 39 migranti asiatici. Il messaggio, riportato dai media inglesi, è stato inviato da una 26enne vietnamita.)

Ho la sensazione che continueremo a leggere cose di questo genere per molto tempo, con un aumento in progressione geometrica di due atteggiamenti mentali generali: il primo, legato ai sentimenti di impotenza, disgusto e sconcerto di fronte ad eventi di questa inaudita crudeltà; il secondo, legato al rifiuto di continuare a rendersi conto che stiamo andando verso un punto di non ritorno, in cui la sofferenza che stiamo infliggendo ai nostri simili si ritorcerà a brevissimo (quando ancora non lo stia già facendo…) verso coloro che restano indifferenti.

Mi riferisco, ovviamente, rispetto a questo ultimo punto, ai politici del mondo, di tutto il mondo, siano quelli occidentali oppure orientali. Oramai, il livello di menefreghismo, di criminalità diffusa della politica è a tali livelli che non riusciamo minimamente a decidere in quale direzione volgere il nostro sguardo per intravedere un minimo di speranza. Ne parlavo in classe con i miei studenti universitari e loro mi dicevano che sono talmente schifati da tutto ciò che ascoltano e leggono nei media da non nutrire, ormai, alcuna fiducia nei politici. E non andranno a votare, giustamente o meno. Fatto sta che è così, e che si tratta di una normale e sana reazione della mente di fronte ad una classe politica che è spazzatura umana e tratta gli altri esseri umani come merce da sopprimere, a meno che non sia utile economicamente per ingrassare la loro vanagloria e la sete di quei soldi che dovranno comunque lasciare qui.

Il capottino di legno finale non ha tasche.

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).