Da mesi se ne parlava, da giorni si tratta, da ore si continua coi contatti, ma al Quirinale non si intravede ancora nessuno, per la gioia delle tv e dei commentatori.
Ha fallito la politica, poi l’antipolitica, poi ancora la politica, mentre affonda l’Italia istituzionale nel catafalco con le urne funerarie.
Ci resta Mattarella con le valigie fuori di casa e qualcuno vorrebbe commutare la presidenza in fermo, per non farlo scappare dal Quirinale appena gli scade il green pass del Quirinale.
Ora le soluzioni sul tappeto sono le seguenti:
1) l’Italia si scioglie e ciascuno si prende il suo. Però l’Italia resta su Facebook e forse su Instagram;
2) si instaura una dittatura a scelta, venezuelano-grillina, sudamericano-bergoglista o europea-bancaria.
3) si dichiara guerra all’Egitto, così ci ricompattiamo nel nome di Regeni.
4) Si dichiara Mattarella monumento nazionale col vincolo della sovrintendenza e lo si nomina presidente a vita o quantomeno Queen Mother, Regina Madre.
5) Volendo una donna, superpartes e vaccinista si elegge una virologa al Quirinale: la Capua dello Stato, per intenderci; o dopo la scheda Bianca, la Viola, nel senso di Antonella.
6) O per restare nel genere femminile si elegge Monica Maggioni del tg1, malata di protagonismo, che imperversa sul Quirinale più di ogni altro candidato, leader e presidente uscente
7) Si vota a oltranza, come ai calci di rigore e la roulette russa, lasciando il Quirinale alla segreteria telefonica. Lasciate un messaggio di fine anno e sarete richiamati alle urne.
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