Perché cambiare ci renderà più liberi e sani

Perché cambiare ci renderà più liberi e sani
11 Luglio 2021
Francesco Alberoni

In che epoca stiamo vivendo? Per molti di grande sofferenza, di grande fatica, da cui lentamente stiamo uscendo. Molti sono pessimisti perché immaginano il futuro in due modi. O come continuazione del presente o come ritorno al passato. E sono entrambi sbagliati. Nelle epoche di prosperità, di solito si immagina un futuro radioso e nelle epoche di recessione, un ulteriore peggioramento.

L’apertura dei mercati, a molti, dava l’idea di poter vendere i propri prodotti in tutto il mondo con facilità e lo sviluppo di internet e del web di poter comunicare liberamente con qualsiasi persona. Invece sono emersi subito dei grandi poteri, come quello della Cina e dei grandi monopoli economici. Il risultato finale è che ci eravamo impoveriti. Lo stesso sta avvenendo ora, ma in senso contrario. Il Covid ha prodotto dei gravi disastri però è stato anche uno shock salutare, un bagno nella realtà che ha reso tutti più vigili e capaci di riflettere e organizzarsi.

Ci sono moltissimi segni che indicano che noi siamo già non solo in ripresa economica, ma che stiamo anche migliorando il nostro comportamento politico e sociale. Anche in Europa, nonostante continuino alcuni vecchi modi di comportarsi, qualcosa sta cambiando. Per esempio il ruolo del Parlamento che è l’unico organo eletto e non è da escludersi che non sia il punto di partenza di un processo federale.

Nella medicina è in atto una vera e propria rivoluzione, tanto scientifica quanto organizzativa e sta sviluppandosi con incredibile velocità l’intelligenza artificiale. Se anche in Italia incominciamo a vedere le cose da questa prospettiva sul futuro, svilupperemo una grande energia che ci consentirà di creare una società rinnovata.