Per governare ci vogliono i migliori, non i più simpatici
In Italia veniamo da un periodo in cui erano i partiti a designare i candidati a tutte le cariche pubbliche, anche quelle elettive come le Regioni e i Comuni.
Francesco Alberoni – Dom, 25/10/2020
In Italia veniamo da un periodo in cui erano i partiti a designare i candidati a tutte le cariche pubbliche, anche quelle elettive come le Regioni e i Comuni.
Oggi però con l’emergenza del Coronavirus tutti si stanno accorgendo che i problemi reali si vedono solo a livello locale e solo qui si può rispondere tempestivamente. Questi problemi non li conoscono i capi dei partiti e nemmeno il governo. Li conoscono meglio i presidenti delle Regioni e i sindaci delle città. La gente incomincia a rendersi conto della differenza fra l’intrigante politico, il tribuno che eccita le folle e il grande amministratore di una Regione o il sindaco di una grande città, che è responsabile in prima persona dei suoi atti, specialmente in un periodo di estremo pericolo come questo. Perciò coloro che propongono le candidature a queste cariche dovrebbero capire che, come in guerra, se vuoi vincere devi scegliere il miglior generale, il miglior stratega, il miglior tattico, il miglior organizzatore, quello più accettato dalle truppe. Costoro la gente li vota, ma poi si ritrova degli amministratori incapaci. E non basta nemmeno sceglierli con le primarie del partito. Non basta uno fedele e ubbidiente. Mi viene in mente la battaglia di Waterloo dove Napoleone è stato sconfitto perché Grouchy, che era fedele e ubbidiente, è rimasto stolidamente fuori dalla battaglia. Il vero grande politico sa guardare al di là del partito e trovare nella società civile una persona di ampie vedute, di grande forza morale, con competenza per il ruolo che deve andare a ricoprire, con una grande capacità di lavoro ed una grande resistenza alle difficoltà, alle frustrazioni, agli attacchi. E lo stesso debbono imparare a farlo gli elettori. Nei momenti del pericolo anche loro non devono farsi travolgere dalle emozioni. Devono capire che la vera democrazia non l’hai quando scegli gente divertente, ma quando scegli i tuoi capi come scegli il miglior medico, il miglior avvocato, il miglior manager.