PAPPA E CICCIA, MA DISTINTI…
A parte il grottesco tira e molla, Calenda e gli exFi hanno fatto bene a rompere col circo dem. Il loro progetto draghiano-centrista ha una sua coerenza e rispecchia una reale fetta d’opinione pubblica. Però la loro terza forza punta pur sempre, come Renzi, a un centro-sinistra col pd. Alla fine il suo strappo si riduce a introdurre un trattino distintivo tra centro e sinistra, mentre Letta puntava a un centrosinistra omnibus dentro il pd. Il vero rischio per gli elettori è produrre di nuovo ingovernabilità con 4 poli senza maggioranza coesa. E con un nuovo governo simil-draghi alle viste. Se non vince il centrodestra, l’unico polo che è nelle condizioni almeno in partenza di avere una vera maggioranza, si va verso un bis della situazione attuale. E alla fine riciccia il Pd come l’asse di un ennesimo governo tecno-dem.
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