“𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒆̀ comprendere, in ogni senso: capire, prendere con sé, includere, cioè abbracciare, essere comprensivi. Il punto di partenza è accettarlo così com’è, accettare il suo essere prima del suo fare, del suo volere, del suo dire.
𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒆̀ sempre amare l’essere, preferirlo al non essere. L’essere coincide con il bene e l’amore è volere il bene. È l’articolo uno dell’amore.
𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒆̀ l’unico modo per conservare e nutrire l’amore.
L’amore vive se è praticato, si nutre di sé, si spegne se si atrofizza per disuso. L’amore compie un miracolo, unico al mondo: più lo doni e più ti ritorna e ti arricchisce.
𝑨𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒖𝒐𝒍 𝒅𝒊𝒓𝒆 spendere, sprecare, ma rigenerare, moltiplicare. Se ami un’idea, un’impresa, un’opera, se ami qualcuno e qualcosa, non consumi l’amore, ma esercitandolo, lo conquisti, lo accresci e lo rafforzi.
L’unico modo per avere amore è donarlo. Viceversa, l’unico modo per farlo morire è tenerlo per sé o versarlo su di sé.
Lo sanno bene i donatori d’amore, più rari e preziosi dei donatori di sangue e di sperma. Nell’amore la ricompensa è già nell’atto d’amare; non c’è attesa, avviene in tempo reale”
da 𝐋’ 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 (Marsilio)
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