Lo stato generale
È tutta questione di… trasparenza.
Sono terminati gli Stati Generali del nostro governicchio e lo “stato generale” della nazione è penoso. Anzi, continua ad essere drammatico con la prospettiva di un autunno peggiore.
Forse questi individui (che hanno l’ardire di governarci così…) non si sono resi conto che non ci sono soldi in circolazione. Le persone preferiscono rimanere a casa, e anche se qualcuno, per necessità, esce, da quello che sento, ho l’impressione che soldi ne girino pochi.
Al di là del fatto che vi è qualche cosa che comunque non torna, nella gestione di tutta la faccenda legata allo zio Covid-19, la sensazione generale è che i nostri politici al governo non siano nelle condizioni di pensare realmente ad un progetto rivolto al futuro. Il Presidente del Consiglio ha incontrato i rappresentanti della politica europea a Villa Pamphilj, per continuare ad affermare che prenderà decisioni nei confronti della loro politica di aiuti solo a settembre, perchè deve sentire separatamente le opposizioni. Non si capisce quindi che cosa sia servito questo incontro nella villa romana.
Se poi dobbiamo parlare delle casse integrazioni, oppure del comportamento dell’Inps, oppure ancora delle genialità proposte da Colao (che praticamente non sa scrivere, se non ad un livello alfabetico elementare) sinceramente si rimane senza parole; e che dire di quello che sta accadendo del PD, che come al solito è in preda alle sue lotte intestine, perché è solo intestino cognitivo!
In realtà, non siamo messi bene.
Insomma, carissimi tutti, ci attende un autunno che sarà davvero foriero di molte novità. Certamente non confortanti.
Ed una fra queste è quella legata allo sfacelo quasi totale della nostra magistratura, grazie a ciò che sta accadendo riguardante l’ex giudice Palamara. Penso che a questo proposito si sia nel pieno di un vero e proprio “Titanic etico”. Vediamo chi affonda e se qualcuno si trascina appresso tutti gli altri.
Intanto, speriamo di non affondare tutti noi.
Certo, per rimanere a galla dovremmo ben presto sbarazzarci di molta immondizia, cominciando da quella presente nelle strade di Roma.
Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).
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