L’amore funziona se è diseguale. Quando nell’altro vediamo un dio
L’amore, si dice, è fondato sulla parità e dura solo con l’uguaglianza. No, l’amore è fondato sulla differenza, sul rapporto fra inferiore e superiore.
Francesco Alberoni – Dom, 13/09/2020
L’amore, si dice, è fondato sulla parità e dura solo con l’uguaglianza. No, l’amore è fondato sulla differenza, sul rapporto fra inferiore e superiore.
Incominciamo dal rapporto fra figli e genitori. Il bambino ama sua madre e suo padre quando lo prendono in braccio, quando lo nutrono, quando lo accarezzano, quando lo cullano, quando lo fanno giocare. Il genitore per lui è qualcosa di grande, di immenso, di potente, di straordinario, e può fare ogni cosa, è Dio. Non amerai altro Dio al di fuori di me, dice il primo comandamento. Sì, il genitore è una divinità di cui hai bisogno e a cui ti rivolgi, e che vuoi sempre accanto a te.
Nell’amore che provi verso questa divinità, l’unica parità possibile non è che voi siate uguali, ma che anche lui ti veda come qualcosa di miracoloso, come tu vedi lui. Come il bambino Gesù in braccio alla Madonna. Ciascuno ama l’altro perché è piu di sé. «Vergine madre, figlia del tuo figlio», dice Michelangelo della sua Pietà. Questo è il prototipo dell’amore, il suo archetipo fondante. E lo stesso avviene nell’amore dell’innamoramento. Se io sono innamorato di te, ti vedo altissima, divina, inavvicinabile. Tu potrai amarmi solo per dono, per grazia. Io non ho il diritto di chiedere nulla, solo di aspettare, di sperare. L’amore dell’amato non si merita, si implora. E come è possibile la reciprocità? Solo se l’altro vede in te una divinità, come tu vedi una divinità in lui. Per questo ho scritto che l’amore nasce dal due. L’amore unilaterale, in cui uno vede una divinità nell’altro e questi non la vede in lui è l’accettazione irreparabile della propria condizione di servo, di schiavo fedele, che adora l’idolo, ne sogna, nella speranza di essere chiamato un giorno in Paradiso, a congiungersi con lui. È sempre dipendenza, servitù, spesso provocata con la fascinazione e l’ipnosi individuale o di massa. È quanto succede per i seguaci del guru e del capo carismatico che aspettano che lui li guardi, li elevi. Ma è amore questo? Certo che è amore, tutta la religione è fondata su questo amore, tutta la politica. Solo nella coppia è difficile perché qui hai fame di reciprocità, ti accorgi che non amato non sei te stesso, non sei completo perché puoi essere completo solo nell’essere in due.