La via d’uscita nel tunnel dell’amore
Ho paragonato l’innamoramento ad un percorso in cui in un certo periodo da un lato sei pieno di vita e desideroso di realizzare fino in fondo le tue capacità e dall’altro però ti trovi in una situazione stagnante
Francesco Alberoni – Dom, 23/08/2020
Ho paragonato l’innamoramento ad un percorso in cui in un certo periodo da un lato sei pieno di vita e desideroso di realizzare fino in fondo le tue capacità, di mettere a frutto le tue potenzialità, dall’altro però ti trovi in una situazione stagnante, bloccata, qualche volta un vero e proprio stato di prigionia in cui ti dibatti, da cui cerchi una uscita ma non la trovi.
La soluzione, se avverrà, arriverà scoprendo una strada che non avresti mai immaginato. La persona di cui ti innamori è sempre lo sconosciuto, il diverso l’inatteso. Egli irrompe nella tua vita e rompe le mura della prigione o del labirinto in cui eri imprigionato. Ma lo fa con una forza e una potenza che non avresti mai supposto all’inizio.
Dapprima quello che vedi è una breccia, una fessura, una luce al di là del muro, poi entrando ti accorgi che sei finito in un nuovo mondo in cui sono scomparsi i problemi del passato ma dove tutto è nuovo, sconosciuto. Tu sei attratto, infinitamente attratto da quella sola persona che ha aperto la breccia. Ma non è solo un grande, grandissimo desiderio come capita nelle infatuazioni erotiche. In questo caso ti piace uno sconosciuto e fai follemente all’amore con lui: lo desideri, lo cerchi, però non senti immediatamente il desiderio di vivere con lui, che lui sia tutto tuo e tu tutta sua per sempre. È questo rovesciamento di prospettiva vitale temporale che caratterizza il vero innamoramento.
Nel momento in cui si costituisce la breccia non solo intravedi, ma inizi una nuova vita. L’infatuazione erotica, lo straordinario incontro sessuale, ti dà il massimo di piacere immaginabile pero non ti fa «incominciare il tempo», non dà origine ad una nuova era da cui ti sarà impossibile uscire. È in quello squarcio della muraglia che nascono nell’uno e nell’altro due visioni del mondo. Due possibili futuri che dovrebbero convergere armoniosamente in un futuro comune.