La NOIA – Ricercare un’emozione si può!

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La NOIA – Ricercare un’emozione si può
Michele Massimo Casula

Se conosci sai cercare
Il corpo è la casa delle nostre emozioni. Riconoscere per affrontare. Ascoltare, per poter comunicare.

Ricercare un’emozione si può.
Lo possono imparare tutti, basta volerlo.
Certo, ci sono alcune premesse da cui partire e che ci aiutano nel compito.
E’ possibile riconoscere il nostro corpo come uno spazio di convivenza tra le diverse emozioni?
Sì, quando possiamo distinguere quelle che derivano da ciò che accade fuori di noi, da quelle che si risvegliano in noi solo in determinate situazioni.
L’importante è ricordare che Gioia e Felicità non esistono in natura, nel nostro DNA e quindi abbiamo il compito di continuare a ricercare quello che ci premette di trovarle.
Paura e Rabbia sono, per esempio, emozioni che arrivano dall’esterno. Abbiamo necessità che qualcuno ci contraddica o ci intimidisca per vivere queste emozioni. Ed è curioso osservare anche il movimento, sia del nostro corpo che della mente, per essere in grado di dirigere l’attenzione alla ricerca delle nostre emozioni.
Questa settimana sono andato alla ricerca della noia. Avevo bisogno di staccare la spina.
Desideravo con tutte le mie forze di riuscire ad annoiare la mente.
Volevo trovare una stanza, in questa casa emozionale che è il nostro corpo, dove riuscire a rilassare tutti i muscoli, compresi quelli del cervello.
Le ho provate tutte, anche a guardare una partita di pallone in tv, cosa che di solito non seguo e non trovo interessante.
Ho chiamato persone che conosco, e che hanno il potere di annoiarmi con i loro racconti.
Ho ascoltato il telegiornale, anche più volte su canali diversi.
Ho ripetuto le stesse mosse, continuamente, così da rilassare la mente e portarla alla noia.
Quando ho finito di annoiarmi, ho ripreso in mano un libro e ho ricordato che domani avrei avuto un appuntamento di lavoro, e che sarebbe stato meglio lavorare sulla gioia:, l’emozione più utile, con la quale vinco le mie sfide.
Ma di questo parlerò un’altra volta.
Consiglio

La noia va presa in piccole dosi, serve a rivalutare ciò che a volte diamo per scontato, non è interessante portarsela in tasca. Abituarci ad essa è facile, proprio come accade con alcuni psicofarmaci che creano dipendenza alla seconda assunzione. E, per finire, non dimentichiamo che a volte, annoiando troppo la nostra mente finiamo per diventare noiosi.

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