Il Pessimismo ormai è il termine che aleggia intorno alle persone.
1 febbraio 2018 Michele Massimo Casula
La mente ama, odia, diffida e confida sul buon risultato. Tutto può fare la mente, soprattutto creare ostacoli e bloccare le azioni.
Leggero appare colui che vede sempre positivo. Pesante il suo contrario. Che ansia ci viene al solo dover decidere quale posizione prendere, ma di questo ne parlerò una prossima volta. Un giusto equilibrio sarebbe utile, soprattutto se si utilizzassero queste sensazioni per ottenere dalla vita il massimo che può offrire.
Ricordo ancora, come accade a molti, soprattutto agli artisti, di aver avuto un periodo di depressione. Nel mio caso questo sentimento mi ha accompagnato per diversi anni, tanto da temere di non poterne uscire.
Sfiducia, scarsa autostima, e paura di tutto. Queste sono state le tre definizioni del mio stato d’animo di allora. Certo i motivi erano chiari a me e a chi ha vissuto insieme a me gli eventi del momento. Non volevo credere che la mia vita potesse finire così e in età troppo giovane, per perdere la partita.
Parlo con tanta gente ogni giorno, per lavoro e soprattutto per socializzare.
Noto che motivi per stare male se ne trovano a ogni angolo di questa strada, breve ma emozionalmente lunga, che noi definiamo vita. Ho capito che se vogliamo stare male, riusciamo a trovare il modo veloce, semplice ed efficace per farlo.
Mi rispecchio spesso nelle vite degli altri. Sembra che ogni storia rappresenti una parte di me che ho avuto la fortuna di trasformare. Spesso cerco di raccontare come sono riuscito a trasformare il buio in luce.
Alcuni hanno voglia di ascoltare, altri giustamente ci tengono a sottolineare quanto la loro paura sia più grande di quella di qualunque altro. Come se un terremoto potesse avere per ognuno una scala d’intensità diversa.
Pessimismo ormai è il termine che aleggia intorno alle persone.
Una stupida rassegnazione come se la vita non avesse nulla di ottimo da offrire.
Parlavo nello scorso articolo dell’ottimismo e della volontà di guardare il bicchiere mezzo pieno. Senza voler essere facilone, perché riconosco che ogni storia ha la sua strada e ognuno ha preso la patente in modo diverso. C’è chi pensa che, comprando la patente senza imparare a guidare, possa rendere la vita più facile.
Gli adulti hanno capito che i compromessi di una via più breve non portano alla felicità. Ogni passo è utile e ogni fase va affrontata con la fiducia e la fede. Siamo macchine perfette e tutto quel che ci accade, è alla nostra portata.
Anche se il futuro della società non sembra dare segnali positivi, non dimentichiamo che ogni nostro singolo intervento può cambiare il presente per trasformare il futuro. Ve lo dice uno che nella vita ha pensato di morire con il corpo e con la mente, ma mai con l’anima.
Nutriamoci d’amore, l’unica medicina naturale che non ci rende ricchi, ma che ci rende forti.
Consiglio
Ascoltare il negativo per riconoscere e apprezzare il positivo. Questo è il segreto. Ogni volta che ci sentiamo inadeguati, proviamo a cambiare ambiente. Ogni persona che ci fa stare male, proviamo ad allontanarla.
Premiamoci e facciamoci i complimenti anche per i piccoli successi, senza attendere che la vita diventi quel che desideriamo, iniziamo a riconoscerne ogni giorno una parte e come quando si costruisce un puzzle, non smettiamo di cercare il giusto incastro.
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