La frantumazione della famiglia travolgerà l’Europa

La frantumazione della famiglia travolgerà l’Europa
Francesco Alberoni – Dom, 12/01/2020

Sono molti gli indicatori che l’intera società occidentale sia in difficoltà, qualcuno pensa addirittura che sia in una fase di decadenza e di sfacelo.

Con la fine della Guerra fredda la Russia è rinata come nazione e ha conservato il suo ruolo di superpotenza. Nel frattempo si ricomponeva la Cina che è diventata la seconda potenza militare. La terza protagonista è l’India che per la prima volta della sua storia millenaria si è unificata sotto un’ideologia nazionalista. Anche gli Usa hanno seguito la strada della nazionalizzazione e impongono dovunque le loro imprese, i loro modelli di commercio, di comunicazione e di vita.

L’Europa invece è rimasta frantumata e si è ridotta ulteriormente con la Brexit. Quelli europei sono tutti Stati debolissimi e incapaci di una politica economica, di difesa, e demografica. Nazioni come l’Italia rischiano di subire una vera e propria sostituzione etnica ad opera degli africani e degli asiatici. Questo non soltanto per i flussi migratori o per la diminuzione delle nascite, ma per un vero e proprio collasso della struttura familiare.

Il sistema patriarcale era un insieme di alberi ben radicati. C’erano due linee genetiche (quella della sposa e dello sposo) che unendosi davano origine a una discendenza che portava il nome paterno. Oggi questi due tronchi non esistono più. Un figlio può nascere da due genitori che hanno figli da altri partner che a loro volta possono avere figli da altri ancora. Il risultato è un reticolato. I giovani hanno rapporti sessuali precoci e seguono un’ideologia che svalorizza l’amore che dura. L’impressione perciò è quella di uno stato di frantumazione e di disordine che, continuando a crescere, finirà con la catastrofe, la violenza e la sostituzione etnica.

Per evitarlo serve una grande invenzione politica, la ricostruzione federalistica dell’Europa, una sburocratizzazione dello Stato nazionale, una rivitalizzazione della vita familiare e del sistema educativo. Ma c’è qualcuno che affronta il problema a questo livello? La mia impressione che molti abbiano perso la fede e la forza di pensare.