I porno evasori

pornoevasori-150x150I porno evasori
È tutta questione di… vergogna.

Non mi sembra neppure più il caso di parlare di onestà. Una parola caduta davvero in disuso nella nostra nazione, a meno che non la si utilizzi come sinonimo di deficienza.

Alcuni mesi fa, nel mio girare per la nazione, mi sono ritrovato a parlare con un ex Senatore della Repubblica, il quale ha chiuso la nostra piacevole chiacchierata dicendomi: “Caro Alessandro, con la pressione fiscale di questo Stato, l’unica cosa saggia da fare è evadere, il più possibile, con logica, ma sempre”.

Bene e questa notizia è esempio ulteriore di evasione, per i porno e le lotterie. (Servizi porno e calcio: 7,7 milioni di euro spesi dai cellulari “di Stato” I telefonini in dotazione alle amministrazioni pubbliche hanno sprecato quasi 8 milioni di euro per abbonarsi a servizi inutiliGianni Carotenuto – Lun, 07/08/2017
 -840 abbonamenti al servizio “Sexyland”, 665 a “Le porno Erasmus” e 564 a “video hard casalinghi” solo tra aprile e giugno 2017. )
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/servizi-porno-e-calcio-77-milioni-euro-spesi-dai-cellulari-1428978.html

Certo, se un ex politico, ma politico da sempre, arriva a consigliare ciò che ho appena riferito, ben vengano i collegamenti alla fortuna on line e ai porno. D’altra parte, funzionando così perfettamente la macchina istituzionale italiana, non possiamo attenderci che i preposti ad essa lavorino davvero. In fondo, paghiamo tutti e non paga mai nessuno, a meno che non si faccia notizia dichiarando di aver recuperato il maltolto di qualche grande evasore. Ma qui si tratta di un vero e proprio stile cognitivo ladresco, che penso appartenga a molti, forse troppi.

E poi i porno! Che meravigliosa invenzione umana, da sempre… Poter immaginare, identificarsi, praticando del sano onanismo per nascondersi dietro la propria incapacità relazionale, che gioco stupendo per la mente umana! E in questo caso, la cosa è ancora più interessante, perché siamo tutti noi cittadini che paghiamo i divertiti funzionari italiani per fornire loro quel divertimento necessario dopo tante, troppe, ore di duro, durissimo lavoro negli uffici di una amministrazione efficiente.

Consiglio? Togliere ogni telefono istituzionale, e telefonare dal proprio ufficio, con un telefono fisso, altrimenti utilizzare il proprio cellulare. Oppure, bloccare, di default, l’utilizzo di queste applicazioni. Ma, poiché è lo stesso Stato che frega se stesso, penso che continueremo a vederne di belle in questa Italia.

 

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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