𝐇𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐝𝐨𝐦𝐞𝐬𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐢
È un mistero, ma ogni sera, al nono minuto del suo tg, Enrico Mentana si paralizza. Si ferma, come in preda a un ictus. Io mi preoccupo, aspetto che entri in studio l’ambulanza, ma poi riprende normalmente a mitragliare. Prima ero in apprensione per lui, poi ho capito che è un problema dell’antenna mia.
Non è il solo elettrodomestico che mi fa queste stranezze. Il citofono, non so che gli prende, ma ogni volta che qualcuno citofona, lui, peggio di un cane, salta dall’abitacolo e si butta giù. Mistero. Euforia o misantropia?
Il frigorifero, ho scoperto che di notte, e solo di notte, russa. Se lo scuoti, lui si ricompone ma poi riprende a ronfare. La mattina non lo fa, non capisco.
La lavatrice è più imbarazzante perché va su di giri fino all’orgasmo e la sente tutto il vicinato. Alla fine emette un sibilo di piacere; e tu non sai se entrare nella sua lavanderia o se è ancora svestita.
Viceversa la lavastoviglie non lava ma piscia, piano piano; la senti che urina lieve e furtiva. Poi un fruscio finale, non so se un sospiro di sollievo o semplicemente si tira su le mutande.
Da paura invece la moka: quando sta finendo emette un crescendo allarmante come davanti a un passaggio a livello e tu non sai se buttarti per terra perché sta esplodendo o se chiamare gli artificieri per disinnescare l’ordigno e servirti il caffè. Il pc a volte accetta di connettersi solo se lo sollevo in alto come in adorazione e lo muovo come a invocarlo; chi mi vede pensa che sia un rito voodoo, un’offerta agli dei, ma è lui che si fa pregare…
Vi assicuro, non abito dagli Addams, ma in una casa normale.
(Cucù, Il giornale, 4 febbraio 2012)
#marcelloveneziani