Quando ci esprimiamo
È tutta questione di…confronto.
Tutto ciò che giunge a noi, nonostante faccia parte di un luogo fisicamente lontano da noi, l’ambiente esterno, entra nel nostro perimetro mentale secondo un processo osmotico silenzioso, semivolontario o del tutto involontario.
Durante questo passaggio costante e continuo si dispiega la nostra esistenza, la quale viene a configurarsi in sintonia con l’osmosi di cui siamo portatori. Una relazione talmente stretta, costante e continua, spesso gestita inconsciamente, in nome della quale la mente individuale e la natura del mondo sono in rapporto tra loro senza soluzione di continuità. Anzi, penso che siano tra loro talmente contigue, adiacenti, che potremmo definire tale rapporto come una vera e propria relazione d’amore, all’insegna della solidarietà. E quest’ultima dipende dal nostro modo di considerare le cose, da come la nostra mente pensa il mondo e gli stimoli che essa riceve, compresi quelli fisici.
Quando definisco il concetto di fiume, la mente recupera una serie di informazioni riferibili o che hanno a che fare con il termine fiume, senza le quali non potrebbe elaborare una definizione adeguata. Per esempio, se non si possiedono i significati di acqua, scorrere, pendio, alveo, fonte, foce. ecc. sarà praticamente impossibile giungere a spiegare che cosa intendiamo per fiume.
Ogni termine che utilizziamo per definire qualche elemento della realtà è così il frutto di una solidale rete di cognizioni, che si attua all’interno della nostra mente nel corso della crescita, e dalla quale dipende la nostra possibilità di comprendere il mondo intero.
In questo senso, anche il magazzino all’interno del quale conserviamo le informazioni più importanti per noi, la cosiddetta memoria, è il frutto di una relazione affettiva che abbiamo stabilito con la realtà.
Una relazione talmente importante per noi che abbiamo deciso, più o meno consapevolmente, di conservarla nel tempo, per poterla utilizzare al momento opportuno. Ecco che gli elementi con i quali andremo a definire cosa intendiamo per fiume diventano una vera e propria rete di informazioni che possiamo sintetizzare, appunto, con il termine fiume.
Bene, penso che queste considerazioni scientifiche possano aiutarci a valutare quale tipo di rete di relazioni affettive (che sono sempre cognitive) possiedono e manifestano alcuni esseri umani che comunicano mediaticamente.
Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).