È tutta questione di… insensibilità.

insensibilità-150x150È tutta questione di… insensibilità.

Ho già trattato, in passato, situazioni simili. E lo faccio ancora. Una persona, che non conosco, mi ha inviato un messaggio su Fb, ricordandomi che oggi una corte inglese decide il futuro di suo figlio.
E qui (https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/alfie-parole-padre) potete leggere le parole del padre, tradotte in italiano.

Non vi è molto da dire, oltre quello che ognuno di noi è nelle condizioni di pensare, rispetto a questi giovanissimi genitori, ai diritti che vengono calpestati da una cultura che si erge ad arbitro oltre i dubbi della stessa medicina, dei suoi stessi cittadini.

Ma voglio comunque dire una cosa importante.

Siamo sotto un regime mondiale, generalizzato e detenuto dal potere del denaro, come sempre. Nulla di nuovo sotto il sole. Sono millenni che il denaro governa, decide, fa nascere e seppellisce. Ed ora, sempre di più, la scienza, creazione del tutto umana e basata su interpretazioni temporali del concetto di patologia, sta diventando terra di conquista economica e politica, affinché si comunichi il pretesto della verità assoluta. Perché quando la scienza dice no, lo deve dire anche il giudice, il popolo e tutti. Questo è il frutto deficiente, ma colpevole e colluso, di quell’illuminismo tanto decantato dall’intelligenza animale dei soliti atei. Fossero solo atei. No, sono persino disumani, nel non concedere la giusta speranza di vita ai genitori, affinché si prenda ulteriore tempo per il loro figlio, e si possano ascoltare altri pareri. Inoltre, persino di fronte ad un Paese come il nostro, un ospedale come il Bambin Gesù di Roma, che si dice disposto a ricevere il piccolo Alfie.

Altro che nazismo, che razzismo e che dittature. Questa è la dittatura reale, alla quale siamo tutti soggetti, anche quando crediamo di esserne immuni.

E che qualcuno mi venga a dire che avere la Chiesa in Italia è solo un male. In questi casi, lo si può ancora affermare? Siamo davvero sicuri che la ragione umana risolva i problemi di questa nostra misteriosa, dolorosa e felice esistenza?

Non lo so. Certo, più vado avanti e meno mi fido di questi soloni.

 
alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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