Dentro di noi
È tutta questione di… stile di vita.
La vita è un fenomeno. Accade al di fuori di noi, indipendentemente da noi. È quindi un fenomeno esterno a noi stessi.
Se questo è vero (sia dal punto di vista evolutivo che esistenziale…), come è vero, possiamo subito affermare che la qualità della nostra vita dipende da ciò che la nostra mente elabora su sé stessa, in relazione alla mente degli altri.
In altri termini, ciò che accade dentro di noi stabilisce e crea la differenza rispetto a ciò che accade fuori di noi, perché al di fuori di noi vi sono cose che non possiamo gestire, che non vorremmo e che comunque avvengono.
Soffriamo se siamo poveri, e soffriamo se siamo ricchi perché non sappiamo se lo saremo sempre; soffriamo se amiamo e soffriamo se non amiamo; soffriamo se siamo genitori e soffriamo se non lo siamo; soffriamo quando siamo giovani, e ci preoccupiamo del nostro futuro, e soffriamo quando siamo anziani e capiamo che il tempo stringe sempre più.
Insomma, motivi per soffrire ne abbiamo sempre, e ci dimentichiamo che abbiamo altrettanti motivi per non farlo affatto, anzi.
Se abbiamo la fortuna (e molto spesso si stratta di questo, poiché veniamo al mondo senza scegliere la famiglia, il periodo storico e la geografia…) di essere educati, sin dalla tenera età, a comprendere che la chiave di volta della nostra esistenza dipende dagli strumenti cognitivi che possediamo, riusciamo a procedere con maggiore equilibrio nella gestione degli avvenimenti esistenziali.
Se non abbiamo questa fortuna, e siamo indirizzati dal mondo adulto a credere che saremo sempre insoddisfatti di quello che accade, perché potremmo avere molto di più, allora la nostra vita sarà vissuta all’insegna del livore, dell’insoddisfazione e delle preoccupazioni esagerate.
Ebbene, indipendentemente dalla fortuna che determina almeno il 50% della nostra esistenza, nella qualità e nella sua durata in vita, possiamo comunque, oggi più di un tempo, dedicare parte del nostro tempo a riflettere su ciò che sentiamo e siamo dentro di noi, frequentando testi e persone che ci possano aiutare a comprendere la nostra identità.
Senza identità non esiste evoluzione, e quando questa è in crisi, per svariati motivi, si parte per cercarla in qualche ameno luogo del mondo, dimenticandoci che di solito, partiamo portando con noi il vuoto che abbiamo dentro.
Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).