Carnevale: Inizia lo spettacolo del Carnevale

Inizia lo spettacolo del Carnevale

E’ già da alcuni giorni che si avverte nell’aria il profumo invitante del Carnevale. Il Carnevale di Pontelandolfo, che si identifica con le origini e le tradizioni più remote del paese: la pastorizia fondamentale fonte di vita, le docili mandrie sui monti, i succulenti agnelli sulle braci scoppiettanti, l’appetitoso formaggio sulle tovaglie infiorate, il rito propiziatorio delle ceneri del “Fuoco di Sant’Antonio Abate” cosparse nei campi beneauguranti per il raccolto del nuovo anno, la Ruzzola del Formaggio che sfreccia sul selciato di pietra bianca della Grande Piazza fino a centrare l’angolo remoto della “porticella” nell’esplosione dell’urlo di vittoria, la vittoria dell’unità di intenti, della rinnovata sinergia, dell’obiettivo condiviso, che condurrà Pontelandolfo sempre più in alto nel panorama delle bellezze peninsulari, ascrivendo il suo nome nel libro delle tradizioni più belle e più antiche della preziosa cultura sannita. La Ruzzola del Formaggio, prima ancora della sfida, della competizione, viene intesa dai pontelandolfesi come espressione di divertimento, di piacere, di passatempo, come forma di esercizio per lo sviluppo generale dell’uomo, singolare nella sua espressione popolare. Non a caso i giochi hanno accompagnato il cammino dell’umanità fin da tempi remotissimi: le civiltà più antiche ne curarono la pratica e i valori del gioco furono sottolineati da celebri pensatori e da medici antichi che ne esaltarono gli effetti fisici, educativi e morali. Il lancio di una forma di cacio, che appartiene alle tradizioni più radicate di Pontelandolfo, trovò negli Etruschi i più appassionati cultori. L’antichissimo popolo dell’Etruria, infatti, si dilettava nel lancio di rotelle di legno o di forme di cacio. Fra le ipotesi più affascinanti c’è quella di chi ravvisa, in bassorilievi e affreschi tombali etruschi, immagini che reggono nella mano destra un oggetto spesso e tondeggiante, da parere un lanciatore di ruzzola, poiché sia l’attrezzo che la posizione plastica dell’atleta, ben poco hanno in comune con quella del famoso discobolo di Mirone. Il Carnevale irrompe. Sta per scoccare l’ora fatidica del 17 gennaio. Pronti, via, lo spettacolo ha inizio, il fuoco propiziatorio in onore di Sant’Antonio Abate illumina la notte, la forma di formaggio impazza su e giù per le strade di Pontelandolfo fino al martedì grasso e così nei secoli.

Gabriele Palladino

Ruzzolarid