Caduta Libera

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È tutta questione di… solitudine.

Questa notizia:
(In Toscana -La figlia della sindaca Pd s’innamora di un profugo. La madre: “Sei malata”
15 Settembre 2017 – http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13237382/figlia-sindaca-pd-si-innamora-profugo-africano-sei-malata.html)

è davvero meravigliosa, anche se è triste vedere a quali livelli di ipocrisia stiamo sempre più scendendo. Ed è ovvio che si tratti di una discesa, e forse solo ora sempre più evidente, perché penso che le cose non siano affatto cambiate rispetto a quando avevamo un’altra classe politica. In fondo, forse ora sta venendo alla luce la vera natura degli esseri umani ebbri di ideologia elettorale nei loro abiti esteriori, e profondamente bigotti e tristi nelle loro relazioni personali affettive.

In effetti, io che vivo in Toscana, ma al confine con la vicina Liguria, anche se mi rendo conto del peggioramento, non trovo che questi sinistroidi abbiano davvero cambiato radicalmente in peggio i loro pensieri, perché fin da giovani erano a questi livelli di falsità e meschinità. Sono sempre stati bravi a parlare in pubblico del comportamento che avrebbe dovuto manifestare lo Stato, ma quando in casa avevano un figlio omosessuale, una figlia drogata, un partner dichiaratamente fedifrago, un nipote transgender, allora le cose diventavano assai gravi per il buon nome della famiglia. A quel punto, scoppiavano le tragedie, proprio come in questo caso, nel quale si rivela la vera natura, e penso persino legittima, di una madre che vede la propria figlia innamorarsi dell’Uomo Nero.

È una questione antropologico-mentale, che nessuna ideologia può soffocare, perché si tratta di una mancanza di reale frequentazione del diverso ed è legittimo avere paura per la propria figlia, il suo avvenire in una situazione di intercultura così evidente. Eh, sì… perché il fatto che sia evidente il bianco vicino al nero è poi ulteriore causa di imbarazzo e figuriamoci poi dell’onta subita dal primo dei cittadini.

Insomma, auguro a tutti questi individui di avere in casa il meglio delle loro dichiarazioni di intenti statuali e ideologici, per vedere se potranno affrontare davvero i mostri che contengono nel loro cuore, sempre più meschino e misero. Del resto, come tutti noi, sia chiaro.

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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