#AndràTuttoARamengo
È tutta questione di… povertà mentale.
Bene, o male… vedremo. Certo, non tutti avranno l’occasione di vedere, se le cose continuano ad andare in questo modo.
Cerchiamo di fare il punto della situazione circa quello che sta accadendo ultimamente in questa nazione.
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, è apertamente in contrasto, e mi sembra anche forte, con il governo centrale della nazione (se abbiamo il coraggio di chiamarlo Governo), per la presunta positività a zio COVID-19 dei migranti. Quindi, vuole chiudere tutti i centri di accoglienza dell’isola.
I soliti noti virologi, che continuiamo a definire esperti, ci dicono tutto e il contrario di tutto, rispetto al comportamento che dovremmo adottare nei confronti zio COVID-19, ma non solo. Esprimono continuamente idee contrarie, le une alle altre, per non farci assolutamente comprendere in che modo sarebbe necessario diventare tutti positivi, e produrre invece sani anticorpi. E fino a quando questo non avverrà, è evidente che il virus continuerà a circolare. È abbastanza facile comprendere che per fermare un virus è necessario che non circoli più, e per non circolare più deve aver prima contagiato il maggior numero di persone. Ed è altrettanto logicamente comprensibile che il contagio debba avvenire senza che per questo l’essere infettato esprima una malattia conclamata, proprio in nome della replicazione del virus che possiede un RNA di oltre 30.000 basi. E ciò significa che, nella sua replicazione, gli errori sono costanti e continui, il che gli può progressivamente far perdere la carica virale (come, peraltro, affermano alcuni scienziati). Lungi da me, dunque, negare l’importanza e l’evidenza di questa malattia, mentre ho l’impressione che stiamo assistendo ad una drammatica e politica strumentalizzazione della situazione, per raggiungere altri fini.
La prossima stagione scolastica è già praticamente allo sbando. Il 1° settembre 2020 devono iniziare i corsi di recupero per coloro che hanno accumulato i debiti, mentre la scuola dovrebbe iniziare il 14 settembre 2020, e servono circa 200.000 nuovi insegnanti. Il sistema telematico per la gestione delle supplenze è già in tilt, e le segreterie scolastiche non sono nelle condizioni di sapere effettivamente quali sono i docenti a disposizione.
I famosi Navigator, che continuano a percepire circa 1700 € al mese senza risultati significativi, non sono ovviamente nelle condizioni di trovare lavoro ai loro “assistiti”, visto che lavoro non ce n’è. Quindi, nella sostanza, i Navigator sono stati assunti e pagati con i nostri soldi per non svolgere le mansioni alle quali erano preposti, mentre ad aprile terminerà il loro contratto e dovranno cercare lavoro loro stessi. E direi che questo è nello stile dei Cinquestalle.
Poiché sembra evidente che il problema dei prossimi anni, a livello mondiale, non sarà solo di tipo ecologico-ambientale, oppure legato alle riserve idriche naturali del nostro pianeta, ma sarà anche quello demografico, questo governicchio sta tentando di far passare, con una semplice direttiva, l’assunzione casalinga della RU486, la pillola abortiva ad uso contraccettivo (rivolgendosi solo ad un consultorio, ovviamente… una specie di “faccio da me, che faccio per tre” – padre, madre e bambino ucciso).
Dovremmo andare a votare, ma non sono assolutamente sicuro di andarci. Una votazione è relativa ad un referendum completamente inutile e demagogico, nel senso che vuole togliere rappresentatività ai cittadini italiani, mentre sarebbe stato ovviamente intelligente (e capisco che questo termine è completamente al di fuori dell’unico neurone che possiedono gli esponenti di questo governicchio…) diminuire drasticamente il compenso agli attuali parlamentari. Inoltre, nella eventualità che passasse il sì, non saremo nelle condizioni di votare per un certo numero di anni, perché andrebbe rifatta completamente la legge elettorale. E tutti noi sappiamo che per fare una legge elettorale, in questa nazione, impieghiamo anni col risultato di ottenere significative demenze, utili solo a non governare in modo La seconda scadenza elettorale, dovrebbe essere quella per eleggere i Presidenti di alcune regioni della nazione e i sondaggi non sono positivi nei confronti dei Pidioti e dei Cinquestalle, mentre lo sono per il Centro-destra, in quanto i cittadini italiani, votati da sempre alla disperazione del meno peggio, si riversano su quello che rimane (un meno peggio, sempre peggio…). Certo, rimane anche la possibilità di non recarsi alle urne. Potremmo non farlo tutti per obbligo, con l’ingresso di un nuovo Lockdown.
Bene, questa è la situazione, così come la vedo io. E mi sembra di vederla in modo relativamente realistico, al di là dei miei personali giudizi sulla politica di questi para-umani al governicchio.
Ora, cosa possiamo fare, in attesa che qualche pensiero particolarmente innovativo animi le motivazioni socio-culturali degli italiani? Non sono in grado di rispondere per gli altri, ma solo per me. Intanto, non è più proponibile lo slogan “andrà tutto bene“. Non ho la sensazione che le cose stiano andando in quella direzione, e penso invece che “andrà tutto a ramengo” (#AndràTuttoARamengo).
E, sulla base di questa caotica direzione, io non posso fare altro che affidarmi al volere divino, pregando con una certa insistenza, e riconoscendo una deficienza etico-morale che sta investendo sempre più l’intera umanità.
E non dimentico, certo, di sorridere.
Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).
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