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Da quando le competizioni sportive mondiali sono azzoppate dall’esclusione dei russi, un nuovo sport appassiona il pianeta e lo coinvolge per intero, russi inclusi. Possiamo chiamarlo โil lancio del Fuhrerโ e consiste nel lanciare Hitler sul terreno dell’avversario. Si guadagna punti se il lancio tocca terra; l’avversario deve attrezzarsi di padel e rimandare Hitler nella brace del competitore, evitando che tocchi terra nel proprio terreno di gioco.
Lo sport รจ stato definitivamente sancito dopo l’infelice paragone del ministro degli esteri russo Lavrov tra Zelenskij e Hitler, attraverso la tesi delle origini ebraiche di ambedue, per dimostrarne l’affinitร genetica. Lo scopo era quello di dimostrare che sotto sotto il premier ucraino รจ come Hitler, non a caso nel suo paese ci sono ancora i nazisti. La comunitร mondiale รจ insorta indignata per il blasfemo paragone. Ma con un’omissione: i primi a tirare in ballo a vanvera Hitler a proposito della Russia di Putin sono stati americani ed europei, per non dire dei media di tutto l’Occidente.
Se ragionassimo senza paraocchi con puro buon senso sapremmo infatti cosa rispondere a questa elementare domanda: cosa vi ricorda l’invasione dei carri armati russi di un paese vicino? La risposta facile, anzi elementare, รจ l’invasione russa sovietica dell’Ungheria nel 1956, l’invasione di Praga nel 1968, la repressione di Danzica e Stettino in Polonia nel 1970. Invasioni che non risalgono al famigerato Baffone Stalin, che era morto nel ’53, salutato perfino dai socialisti nostrani Nenni e Pertini come Eroe della pace e dei popoli; ma al comunismo che ne seguรฌ, con l’avallo dei partiti comunisti di tutto il mondo, aderenti all’Internazionale. E’ il paragone piรน diretto, viene quasi spontaneo, tanto piรน che l’Ucraina era stata annessa all’Urss dal comunismo sulla scia della Russia zarista, giร nel ’22 quando non c’era ancora al potere il Baffone Cattivo, ma c’era il Padre Fondatore, Lenin.
E invece, con uno slalom storico, geografico, ideologico, il paragone ricorrente anche nelle caricature dei disegnatori รจ Putin come Hitler. Che obiettivamente non c’entra un tubo, riguarda la Germania e un altro mondo; e per giunta รจ piรน distante nel tempo perchรฉ risale agli anni ’40 mentre le suddette invasioni sono nel nostro dopoguerra, tra gli anni cinquanta e gli inizi degli anni settanta.
Cosรฌ paradossalmente si attribuisce alla Russia di Putin lo statuto di nazista, proprio mentre si accinge a celebrare con la massima enfasi, la sconfitta del nazismo da parte della Russia il 9 maggio del 1945. Non vi pare grottesco? O si vogliono rimpiangere i bei tempi in cui c’era il regime totalitario in Unione sovietica, i deportati nei gulag e in Siberia, i massacri di popolazioni ostili e dissidenti di quel tempo, rispetto alla becera Russia di Putin? Anche qui, se ci fosse un po’ di buon senso, non dico amor di veritร perchรฉ non conoscono cosa sia, si direbbe che al paragone con l’Urss comunista perfino un regime autocratico e autoritario come la Russia di Putin, sembra una societร liberale e democratica, incruenta.
Ma il comunismo non รจ mai esistito, se non nei pensieri delle anime belle, il solo totalitarismo รจ quello nazi-fascista anche se arriva pure cronologicamente dopo il regime totalitario sovietico. E anche se tecnicamente, ma qui appena lo dici ti cacciano da qualunque luiss, programma o consesso, il regime totalitario compiuto fu quello comunista sovietico perchรฉ tutta la societร rientrรฒ sotto l’egida dello stato. Mentre i regimi fascista e nazionalsocialista, tra loro diversi, mantennero in vita, non cancellarono il capitale (il mercato e il privato restarono in piedi, pur dovendo fare i conti con uno Stato interventista), le istituzioni antecedenti (da noi sopravvisse pure la monarchia) e la Chiesa (nessuna dichiarazione di ateismo di stato, con relativa persecuzione, come invece fu nell’Urss). Ciรฒ non toglie i crimini, la guerra, le persecuzioni, ecc ecc. Ma la veritร รจ questa e se volete approfondirla leggete Hannah Arendt (ebrea ed esule dalla sua Germania).
Perรฒ, niente da fare, lo sport mondiale piรน in voga รจ il lancio del Fuhrer, e appena vuoi discreditare il nemico, non devi dimostrare nulla, basta citare la password per l’inferno: Hitler, sei un seguace di Adolf. E il discorso finisce lรฌ. E se appena ti inoltri a tentare qualche distinguo, l’indignazione ti sommerge e l’accusa di razzismo ti giunge spontanea, fino a decretare la sconfitta a tavolino nella partita di lancio del Fuhrer in campo avverso. E’ possibile definirlo pensiero unico? Qualcuno dice di no, solo perchรฉ nei talk show, per alzare gli ascolti, si invitano anche quelli che non la pensano come la Vulgata di Stato. Ma non rendendosi conto, o non volendo guardare, a una sostanziale, militare, conformistica unificazione da parte degli Apparati, del Sistema vigente e delle Interpretazioni ufficiali e istituzionali. Poi, se qualcuno fa qualche marachella in video, beh serve solo per affermare il contrario; anche Lavrov, se รจ per questo, ha parlato nelle nostre tv, e vedete che inferno ne รจ derivato…
Ora vorrei dire una cosa: ma se ritenete che la Shoah sia un evento unico e imparagonabile con ogni altra tragedia dell’umanitร , se insorgete appena qualcuno osa accostare altri orrori a quelli compiuti nei campi di sterminio, allora perchรฉ non lasciamo da parte gli incauti paragoni con Hitler che vengono fatti da Lavrov come da Biden, da Putin come dai suoi nemici e dallโintero apparato propagandistico occidentale? Se si tratta di un Evento Unico, spartiacque della storia, secondo il giudizio dominante, non ne offendiamo la memoria a paragonarlo a tutto quanto succede oggi? Di Hitler ce n’รจ stato uno, e ci basta e ci avanza.
La Veritร , 4 maggio 2022