Successo per la terza “Safinim”.
Da incorniciare negli annali una bellissima terza edizione del torneo di calcio giovanile “Safinim” (il nome prende spunto dall’appartenenza sannitica, così la Roma Imperiale chiamava l’eroico popolo Sannita). Targata ASD Pontelandolfo, con il supporto del locale Fiduciario CONI, è stata una festa eccezionale dello sport, della condivisione, del vivere insieme, della gioia spensierata di inseguire un pallone su un terreno di gioco. Circa 150 ragazzi in età scolare hanno interpretato in maniera esemplare il copione di uno spettacolo straordinario messo in scena sul soleggiato “Cincinnato Carpinelli”, uno di quei campi di provincia dove si soffre e si suda, dove affondano le radici tanti atleti sconosciuti, non quelli strapagati, che appaiono in televisione, ma quelli che sono riusciti a centrare il valore vero del campione.
L’autorevole presenza del Delegato Provinciale del CONI Mario Collarile, accompagnato dal Coordinatore Provinciale dei Fiduciari Comunali CONI Carmine Ricciardi, ha impreziosito ancor più l’evento calcistico pontelandolfese. Collarile, che come sempre riesce a catturare l’attenzione e a strappare sorrisi con le sue proverbiali metafore e accostamenti legati allo sport, ha sottolineato il valore sociale e terapeutico dello sport, appunto, soprattutto a beneficio della mente prima ancora che della salute fisica, valore amplificato se proiettato oltre i confini nazionali, per aprire ai giovani le porte di nuovi orizzonti, nuove conoscenze, per dare impulso a nuove opportunità di lavoro. “Nella competizione non si perde mai, si impara”, è stato lo slogan della giornata dell’intramontabile Delegato.
Da evidenziare la partecipazione del primo cittadino Gianfranco Rinaldi, del vice Antonio Perugini, del presidente del Club del Libro Mariavittoria Albini, del Consigliere Franco Guerrera, del Mister della locale compagine del Calcio 5, Gennaro De Michele, che milita nel campionato di serie “D”. Le compagini del Farnetum, Juventina Circello, “San Rocco” Paduli, Virtus Diomede, Vitulano Sport Academy, Pontelandolfo, si sono ritrovate intorno alle 9 presso il campo sportivo comunale, per la cerimonia inaugurale sulle note dell’Inno di Mameli. In gara fino alle 12,00, i giovanissimi calciatori sono stati accompagnati dalla navetta resa disponibile dalla Cooperativa Phoenix di Fragneto l’Abate, presso la ex scuola Materna di Grotte, gentilmente concessa in uso per la speciale occasione dalla squadra di caccia al cinghiale “Indio” e dall’ASD Ruzzola del Formaggio, per il momento distensivo del conviviale e poi alle 15,00 la fase finale. Tutti si sono distinti, tutti hanno vinto, tutti sono tornati a casa, stanchi e orgogliosi della meritata medaglia appesa al collo.
Il “Safinim” di quest’anno ha avuto un significato diverso dalla usuale competizione sportiva di due squadre in campo, una contro l’altra, per cercare la vittoria, è stata occasione, invece, per recuperare un senso di fratellanza e di pace, oggi che la guerra in Ucraina ha scoperto le carte della paura, dell’apprensione di un mondo intero, di un temuto conflitto nucleare, come se non fosse bastata l’angoscia della pandemia da Covid-19, senza dimenticare la spada di Damocle del riscaldamento globale. Lo sport come linguaggio universale, può giocare un ruolo importante, determinante per le sorti future dell’umanità.
Il “Safinim” nel suo piccolo vuole essere tutto questo. Il presidente dell’ASD Pontelandolfo e il prezioso factotum mister Salvatore Perugini, oltre a dare atto dell’importanza del sostegno di numerosi operatori economici e di chi ha in qualsiasi modo offerto disinteressatamente il proprio contribuito, della disponibilità dello speaker Roberto Mella, hanno ringraziato in modo particolare i genitori dei ragazzi dell’ASD Pontelandolfo, la vera forza trainante nella puntuale organizzazione della manifestazione destinata ad avere successi sempre più importanti negli anni a venire.
Gabriele Palladino