L’organo esecutivo approva il “Patto di Integrità”
La Giunta approva il “Patto di Integrità” Comunale, il documento che obbliga stazione appaltante ed operatore economico ad improntare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza. Il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato dall’ANAC l’11 settembre 2013 dedica il paragrafo 3.1.13 ai patti di integrità ed ai protocolli per la legalità. In effetti si dispone che le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti, in attuazione della legge 190/2012, “di regola [predispongano ed utilizzino] protocolli di legalità o patti di integrità per l’affidamento di commesse”. Il Piano 2013 dedica anche il paragrafo B.14, dell’Allegato 1, a patti e protocolli anticorruzione, che definisce: “I patti d’integrità ed i protocolli di legalità sono un complesso di condizioni la cui accettazione viene configurata dall’ente, in qualità di stazione appaltante, come presupposto necessario e condizionante la partecipazione dei concorrenti ad una gara di appalto”. In pratica, il Patto di Integrità è un documento che la stazione appaltante richiede ai partecipanti alle gare. Permette un controllo reciproco e sanzioni per il caso in cui qualcuno dei partecipanti cerchi di eluderlo. Il Patto reca “un complesso di regole di comportamento finalizzate alla prevenzione del fenomeno corruttivo e volte a valorizzare comportamenti eticamente adeguati per tutti i concorrenti”. L’Amministrazione Comunale, come dichiarato nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione approvato con deliberazione dell’organo esecutivo lo scorso mese di gennaio, intende attivare tali strumenti di contrasto alla corruzione. Il segretario comunale, responsabile per la prevenzione della corruzione, ha elaborato il “Patto di Integrità”, che, una volta approvato dalla Giunta, sarà sottoposto ai concorrenti di ogni gara e affidamento, anche diretto, effettuati dagli uffici comunali.
Gabriele Palladino