Il Circolo PD è contro l’utilizzo dell’ex carcere come casa di accoglienza migranti
A proposito dell’utilizzo dell’ex carcere mandamentale di Morcone come centro di accoglienza migranti i rappresentanti del Circolo PD murgantino sono stati sempre contrari. Ribadiscono la contrarietà in una nota indirizzata al Sindaco, ritenendo, tra l’altro, “che alcuna seria politica di accoglienza e alcun vero progetto di integrazione possa realizzarsi concentrando in una struttura – con logiche da lager – decine e decine di persone di varia provenienza ed etnia, per le quali in taluni casi non si è ancora neanche provveduto ad identificazione, e per le quali non è quindi ancora definito, al momento dell’ingresso nel centro, alcun percorso di permanenza o ricollocazione o impiego …”. A tal proposito i pidiessini fanno riferimento in particolare alla recente vicenda del Cara di Foggia a dimostrazione dei rischi per i migranti e per il territorio, “di un’accoglienza gestita con logiche concentrazionarie e senza le necessarie garanzie di trasparenza ed efficacia”. Il centro di accoglienza ricade su un territorio, quello di Morcone, che, come fanno notare i pidiessini, presenta un costante decremento demografico. Questo significa che si verrebbe a creare “un rapporto immigrati/residenti – secondo i pidiessini -, tale da pregiudicare irrimediabilmente le dinamiche di integrazione”. Il quadro così come delineato, contrasta con le linee nazionali del piano in corso di perfezionamento. Il Circo PD invita l’Amministrazione Comunale a rivedere il progetto di utilizzo della ex carcere come centro di accoglienza e di aderire al cosiddetto SPRAR – Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo, gestito dal Viminale e dall’ANCI, per un gestione in “piena trasparenza” a significare una “vera politica di accoglienza, di integrazione e di impiego dei migranti”. Intorno alla vicenda già il movimento economico è in fermento. Rispetto ai “soldi che cominciano a circolare per ditte e professionisti non di Morcone”, nasce in seno al gruppo del PD la “fondata preoccupazione di ulteriori aggravi per il Comune”. E’ per questa fondata preoccupazione che il Circolo chiede “di mettere nero su bianco queste considerazioni, rendendole note anche ad amministratori eventualmente distratti e ai cittadini che saranno poi chiamati a saldare il conto”. E’ chiaro il messaggio lanciato dai pidiessini.
Gabriele Palladino