“Tommaso Lombardi nel suo tempo”
Il 3 giugno del 1991 fu un giorno triste per la comunità di Morcone. Il paese in lutto, affranto dal dolore, piangeva la perdita di un figlio suo carissimo: Tommaso Lombardi, “Don Tomasi”, carismatico personaggio che più di ogni altro ha rappresentato con piglio e forza trainante la città murgantina negli anni ruggenti del suo tempo, quelli che hanno fatto la storia vera di una Morcone allora in auge, imponendosi al di la dei confini comunali per intelligenza e strategia politica, per progettualità e capacità realizzative. Tommaso fu uomo della CC.DD., presidente della Cassa Mutua Coltivatori Diretti, presidente della Provincia e candidato alla Camera nel 1972, quando risultò primo dei non eletti. In occasione del venticinquesimo della sua scomparsa, nell’odierno pomeriggio alle 17,30 presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Eduardo De Filippo”, si terrà un incontro sul tema “Tommaso Lombardi nel suo tempo”. Ne discuteranno Roberto Costanzo, Antonio Gisondi, Tommaso Paulucci e Riccardo Valli. Più di tutte le insite qualità, è stata in particolare la disponibilità a caratterizzare la vita di “Don Tomasi”, la presenza costante nel bisogno altrui, fino a diventare punto di riferimento della classe dirigente della comunità murgantina e dei morconesi fortemente legati al loro primo cittadino. Morcone e i morconesi a distanza di venticinque anni dalla sua dipartita, non hanno dimenticato le “imprese” di “Don Tomasi”, e si stringono oggi attorno al suo ricordo con affetto ancora vivo. “La manifestazione non ha valore agiografico – ci dice Tommaso Paulucci ex Sindaco di Morcone promotore dell’iniziativa -, dedica attenzione alle vicende politiche, sulla base della ricostruzione che ognuno di noi ne fa in base a ricordi personali e a documenti d’archivio disponibili, senza preconcetti e pregiudizi. L’intento è, partendo da una persona e un’area territoriale definita (l’Alto Sannio), alla luce delle trasformazioni socio-economiche italiane intervenute, vedere che cosa si è verificato nel Sannio dalla fine della Seconda Guerra fino alla fine degli anni Sessanta. Avviare una riflessione su questi temi, allargando in prospettiva ad altri amici disposti ad impegnarsi”. Il lavoro, al termine, dovrebbe confluire in un quaderno di documentazione.
Gabriele Palladino