Massimiliano Latorre puà restare in Italia

L’India: “Il marò Latorre in Italia fino alla fine dell’arbitrato”

L’India accetta che il fuciliere resti in Italia fino alle decisione dell’Aja sulla competenza della giurisdizione
Chiara Sarra

Massimiliano Latorre puà restare in Italia per tutto il periodo dell’arbitrato come richiesto del Tribunale internazionale dell’Aja.

È infatti finalmente arrivato da New Delhi l’atteso via libera della Corte Suprema indiana alla permanenza in padria del fuciliere di Marina accusato di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012. “Latorre resta in Italia”, esulta il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni su Twitter, “Corte suprema indiana ha deciso oggi in coerenza con la decisione del Tribunale internazionale”. “Si tratta di un passaggio importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all’arbitrato internazionale per fare valere le ragioni dei nostri due fucilieri di Marina”, spiegano inoltre dalla Farnesina, “Con identico impegno, conclude il comunicato, l’Italia affronterà i prossimi passaggi del procedimento arbitrale, che entra ora nel merito del caso della Enrica Lexie”.

Latorre è già in Italia da due anni, da quando cioè la Corte Suprema indiana gli ha concesso il rimpatrio per cure mediche dopo aver subito un ictus a New Delhi nell’agosto 2014. Finora gli erano sempre state concesse successive proroghe e l’ultima scadeva il 30 settembre prossimo. I suoi avvocati hanno chiesto e ottenuto dalla Corte Suprema che possa attendere in Italia che il tribunale internazionale decida quale Paese, se Italia o India, abbia la giurisdizione sul caso, esattamente come è già stato concesso a Salvatore Girone.