LA RISPOSTA AL VIRUS

Tifo, applausi e tricolori così Ponticelli ha accolto la carovana dell’ospedale
Arrivati ieri sera dal Padovano i 47 Tir con i moduli delle strutture di emergenza
Da due settimane avviato il cantiere la nuova rianimazione dopo Pasqua

LA RISPOSTA AL VIRUS
Gigi Di Fiore

PONTICELLI

La colonna dei 47 automezzi, partita in mattinata da Maserà in provincia di Padova, è arrivata in serata all’ospedale del Mare di Napoli, accolta dagli applausi e dall’entusiasmo della gente del quartiere affacciata ai balconi con le bandiere tricolori.
Una fila insolita, che ha attraversato l’Italia percorrendo un’autostrada semideserta: insieme con i 47 semirimorchi ribassati per trasporto moduli di grande volume, c’erano anche 10 autoarticolati diretti tutti all’ospedale della zona orientale di Napoli. Dove prima c’era un parcheggio, a ridosso degli uffici amministrativi e a lato della scuola Sannino De Cillis, sorgerà, nella settimana successiva a Pasqua, una struttura prefabbricata per 72 posti letto di terapia
intensiva.

LE PREVISIONI
«A metà marzo abbiamo predisposto un bando di gara lampo per 120 posti letto totali di terapia intensiva – spiega l’ingegnere Roberta Santaniello che nell’unità di crisi della Regione campana si occupa dell’allestimento delle strutture di emergenza – In tre ospedali, si è pensato di attrezzare posti letto in vista di un possibile peggioramento dei contagi da coronavirus.
L’appalto prevedeva una tempistica rapida e una consolidata professionalità ed esperienza della ditta assegnataria. Si tratta di strutture prefabbricate, che sorgeranno in tre ospedali entro aprile».
All’ospedale del Mare di Napoli, al Ruggi di Salerno e al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta sorgeranno i prefabbricati con i posti letto aggiuntivi di terapia intensiva. I tempi fissati nella gara sono due settimane per Napoli
e la fine del mese per le strutture a Salerno e Caserta. Il bando se lo è aggiudicato, su sette ditte partecipanti, la «Manifacturing Engineering Devolopment» (Med) della provincia di Padova.
Una ditta che dal 2003 realizza reparti ospedalieri chiavi in mano. Ha allestito strutture sanitarie a bordo della portaerei Cavour e della nave Amerigo Vespucci, ma anche negli ospedali universitari di Padova, o Novara e al San Camillo di Roma. Tre capitoli nel bando di gara, con l’aggiudicazione al prezzo di 12 milioni e 270mila euro totali.

IL SISTEMA MODULAR TECH
Due settimane fa, erano iniziate le attività di sbancamento dell’area di 4mila metri quadri dell’ospedale del Mare, dove saranno installati i prefabbricati con un sistema brevettato chiamato «modular tech». Si tratta di moduli collegati, con predisposizioni per le attrezzature sanitarie.
Primi fra tutti i ventilatori, che dovranno arrivare dalla Cina. La Med realizzerà tutta la struttura, completa di letti con accessori in consegna in settimana.
Ogni modulo può ospitare 24 posti letto e a Napoli ne saranno installati tre. Anche al Ruggi di Salerno e al Sant’Anna di Caserta, dove la consegna avverrà nei prossimi giorni, sono state predisposte aree nei parcheggi interni.
Vi saranno installati un modulo ciascuno da 24 posti letto.
«Abbiamo pensato al peggio, per tenerci pronti» commenta il responsabile dell’unità di crisi e della Protezione civile campana, Italo Giulivo. Più posti letto per aumentare le capacità delle terapie intensive. E spiega Antonio Postiglione, responsabile Tutela della salute nell’unità di crisi: «Da metà marzo, abbiamo pensato di affrontare un’emergenza sempre più grave, nell’ipotesi di necessità di molti posti letto per terapie intensive. Oltre ai prefabricati,
abbiamo anche ottenuto la disponibilità di alcune strutture private, attraverso convenzioni, a ricoverare ammalati di altre patologie in 3000 posti letto, oltre a un’ulteriore capacità di riserva per 34 posti in terapia intensiva».
Ma l’emergenza dell’emergenza, che si spera non debba mai esserci, trova risposta nelle strutture aggiuntive, da realizzare in pochi giorni con i prefabbricati.
Spiega l’ingegnere Roberta Santaniello: «La tempistica rapida è stata la priorità nel bando di gara. La ditta in questione ha realizzato strutture con il modular tech anche in Lombardia e Veneto. I prefabbricati resteranno poi in dotazione delle tre strutture ospedaliere, come posti letto aggiuntivi loro assegnati».
Una risposta veloce, utilizzando un’azienda italiana. Un anno e mezzo fa, la stessa azienda aveva realizzato a Padova un intero reparto di patologia neonatale e terapia intensiva per 20 posti letto.
Tutto chiavi in mano, come in Campania.

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Da “Il Mattino”


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