La Bce vuole che le banche “perseguitino” chi non paga
La Vigilanza ipotizza telefonate anche tutti giorni a famiglie e imprese che non pagano mutui e prestiti
Massimo Restelli – Gio, 01/12/2016
Dopo aver passato le banche italiane ai raggi X degli stress test e aver imposto maxi-aumenti di capitale (13 miliardi l’ammontare soltanto dal 2015 fino all’operazione Mps ora in corso) per coprire i buchi di bilancio, ora la Vigilanza europea le invita a inseguire famiglie e imprese debitrici con telefonate a raffica (anche a cadenza giornaliere), pur di accelerare il recupero delle rate scadute di mutui casa e prestiti.
Il suggerimento è contenuto a pagina 21 di un corposo documento ancora in fase di bozza («Draft guidance to banks on non-performing loans) su cui la Banca centrale europea ha da poco terminato di interrogare gli istituti del Vecchio continente e che potrebbe confluire in un «manuale» di intervento già entro fine anno. L’obiettivo ultimo di stabilire una «chiara strategia» di intervento per ridurre le sofferenze è assolutamente condivisibile, meno il monolitico criterio di azione ipotizzato dagli sceriffi di Francoforte: più il cliente è inaffidabile, più frequentemente la banca dovrà provvedere a tempestarlo al telefono di casa o al cellulare.