Katia Ricciarelli ha presentato il libro “Vi canto una storia”
“Adotta il Tuo Paese”, l’associazione murgantina presieduta da Ruggiero Cataldi, ci ha regalato un altro momento straordinario, emozionante, di alti contenuti culturali e musicali. Protagonista di una serata divertente, leggera, piacevolmente trascorsa in quello che oggi è il tempio della cultura di Morcone, l’ex chiesa di San Bernardino, è stata Katia Ricciarelli in “Vi canto una storia” – l’opera raccontata ai ragazzi, un libro dove l’opera diventa fiaba e la fiaba diventa un mondo meraviglioso fatto di musica, di divertimento, di magia. Katia Ricciarelli che ha sprigionato simpatia, saggezza, straordinarie doti umane, ha raccontato, ha cantato, ha emozionato sulle note della immortale musica classica napoletana accompagnata da due grandi maestri: Leonardo Quadrini al pianoforte e Filippo Staiano al flauto. Sono stati momenti musicali e canori di alto livello che hanno viaggiato via web con la diretta di Crazy Radio del funambolo della parola che passa attraverso un microfono, l’amico Tommaso Delli Veneri. L’idea di raccontare l’opera ai bambini nasce una sera, quando la piccola Viola, insieme al padre Marco Carrozzo, coautore del libro, sono ospiti a casa di Katia Ricciarelli. La bambina giunto il momento di andare via espresse il desiderio di restare lì quella notte. Arrivata l’ora di abbracciare un caldo cuscino, Viola chiese a Katia di narrarle una fiaba per conciliare il sonno di una nuova, bella esperienza, quella di dormire fuori casa. Katia che fu colta di sorpresa perché, come lei dice, non ne ricordava una, così per gioco, con istintiva prontezza, decise di raccontare alla piccola l’opera. Non fu e non è un’impresa facile raccontare l’opera ai bambini, bisogna avvicinarli con molta cautela perché quasi la maggior parte delle opere, in particolare i melodrammi, hanno un finale tragico, funesto. Ma Viola non rimase affatto impressionata dal racconto, tutt’altro, i suoi occhi non si fecero cogliere dal sonno, rimase a bocca aperta incantata. Fu in quello speciale momento che Katia e la piccola Viola in seguito diventerà la protagonista del libro, chiusero gli occhi, non per dormire, ma per volare insieme verso un mondo nuovo, fantastico, in un paese incantato, invisibile ma vero, dove l’opera diventa fiaba, che l’uomo non può raggiungere fisicamente, un paese che solo chi alberga dentro di sé l’innocenza, la gioia, la serenità, la lealtà, l’onestà, la spensieratezza, la voglia di vivere di un bambino può dire un giorno di aver visto, di aver sentito la forza della sua magia, la forza della vita.
Gabriele Palladino